"Condanniamo fermamente e ci dissociamo da quello che è stato il massacro dei giornalisti a Parigi, dall'attacco vile e vergognoso contro persone che esercitavano il loro diritto di parola e di espressione". Lo ha detto il coordinatore della Comunità islamica di Bologna Yassine Lafram, intervenuto in piazza del Nettuno, sotto le Due Torri, alla fiaccolata promossa da Cgil, Cisl, Uil, Fnsi-Aser e dalla stessa Comunità islamica di Bologna, insieme alle associazioni come Anpi e Libera.
Ai piedi del Nettuno circa 400 persone, gli assessori della giunta Merola, il Pd, Sel, i sindacati, il terzo settore e tanti cittadini, tra cui anche francesi e rappresentanti delle comunità straniere, tra cui quelle pakistana ed eritrea. "Non è una guerra tra civiltà o religioni - ha aggiunto Lafram - ma una guerra tra l'ideologia del terrore contro la popolazione che vuole vivere serena, rappresentanti da cittadini che vivono nella stessa trincea".
"La Comunità musulmana si sente parte integrante di Bologna e ciò che tocca Bologna, tocca anche noi" ha detto lanciando un appello affinché "non si facciano strumentalizzazioni, perché questo è il momento del dolore che colpisce tutti, non è il momento delle speculazioni". "Confido - ha concluso Lafram - nella maturità della nostra classe politica e dei mezzi di informazioni affinché possano distinguere le cose, non dobbiamo dividerci o puntare il dito gli uni verso gli altri perché questo sarebbe fare il gioco dei terroristi".