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Francia, paura a Marsiglia: colpi di kalashnikov da uomini incappucciati

09 febbraio 2015 | 11.51
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Sparati colpi in aria da persone a volto coperto nel quartiere La Castellane. Evacuato asilo nido. Le Figaro: regolamento di conti tra bande rivali per il mercato della droga. Nel mirino finito anche il capo della polizia della città. Nel pomeriggio è atteso il premier francese Manuel Valls

Francia, paura a Marsiglia: colpi di kalashnikov da uomini incappucciati

Paura a Marsiglia dove uomini con il volto coperto hanno sparato dei colpi in aria con dei kalashnikov. All'origine della sparatoria, avvenuta nel quartiere La Castellane a nord della città, ci sarebbe un regolamento di conti tra bande per il controllo del mercato della droga. Nel pomeriggio è atteso in città il premier francese Manuel Valls, insieme al ministro degli Interni Bernard Cazeneuve, ed alla collega dell'Educazione, Najat Vallaud-Belkacem.

L'asilo della zona è stata evacuato mentre sul posto sono già schierati circa 40 poliziotti e si attende l'arrivo delle teste di cuoio del Gruppo di intervento della polizia nazionale (Gipn).

Secondo la ricostruzione fatta da 'Le Figaro' dietro la sparatoria ci sarebbe un regolamento di conti tra bande rivali che si contendono un punto per la vendita di droga. Nel mirino sarebbe finito anche il capo della polizia di Marsiglia, Pierre-Marie Bourniquel. Al momento, si legge su '20 Minutes', non sono stati segnalati feriti. Il quartiere 'Castellane' è stato bloccato.

I cittadini, riporta 'France info', sono stati invitati a restare in casa, ma, come riferisce un giornalista sul posto, nel quartiere la situazione è "calma". La causa della sparatoria, si legge su 'Le Figaro', potrebbe essere un contenzioso legato al controllo di un "punto di smercio" della droga. "Il traffico di droga nel quartiere marsigliese - ricorda la polizia locale - per la cannabis e la cocaina, può portare più di 100mila euro al mese".

Dopo i colpi sparati nella zona, il direttore della sicurezza pubblica della città si è recato subito sul posto, portando con sé un comandante della polizia. Nella speranza di proteggere i cittadini e porre fine agli spari, ha chiesto all'autista di accendere le sirene mentre si stava avvicinando al luogo della sparatoria. Ma a questo punto ad essere presa di mira è stata proprio la sua auto, ricostruisce "Le Figaro". Il veicolo non è stato colpito, ma a due o tre metri di distanza sono stati trovati fori di proiettili.

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