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Francia, scontri alla riserva idrica di Sainte-Soline: diversi feriti, uno è grave

25 marzo 2023 | 16.03
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Il ministro dell'Interno Darmanin: "Violenza insopportabile, nessuno dovrebbe tollerare questo"

Francia, scontri alla riserva idrica di Sainte-Soline: diversi feriti, uno è grave

Sono almeno cinquanta i feriti, dei quali uno in modo grave, negli scontri scoppiati tra manifestanti e polizia attorno alla contesa riserva idrica in costruzione a Sainte-Soline (Deux-Sèvres), dove migliaia di persone si sono mobilitate nonostante il divieto di assembramento.

"Ci sono molti feriti, diverse decine, direi almeno una cinquantina di feriti con alcuni feriti gravi", ha detto a Bfmtv Léna Lazare del movimento Soulèvements de la Terre mentre sui media francesi si rincorrono le notizie da Sainte-Soline. Secondo Le Monde, nella zona è tornata una "relativa calma" dopo scontri violenti tra manifestanti - che hanno usato petardi e molotov, come denunciato dalla gendarmeria - e forze dell'ordine, ricorse a lacrimogeni, granate stordenti e all'uso di un cannone ad acqua.

Il collettivo Bassines non merci, tra gli organizzatori della mobilitazione, scrive su Twitter di diversi manifestanti "feriti in modo grave", mentre Soulèvements de la Terre ha denunciato difficoltà nei soccorsi. Secondo Bfmtv, si contano anche almeno 16 feriti tra gli agenti della gendarmeria, uno dei quali è grave.

"Diversi agenti della gendarmeria sono rimasti feriti", ha confermato a il tenente colonnello Nassima Djebli, portavoce della gendarmeria. Secondo le notizie riportate da Le Figaro, cinque mezzi della gendarmeria sono stati distrutti dalle fiamme.

Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha sottolineato su Twitter "la violenza contro i nostri gendarmi da parte dell'estrema sinistra a Sainte-Soline: indicibile, insopportabile. Nessuno dovrebbe tollerare questo”.

A partire dalle 13,30, i dintorni del bacino sono stati scossi da numerose esplosioni. Nella tarda mattinata aveva cominciato a sfilare un lungo corteo, formato da almeno 6.000 persone, secondo la prefettura, circa 30.000 secondo gli organizzatori - il collettivo delle associazioni Bassines non merci, il movimento ambientalista delle Rivolte della Terra e della Confederazione contadina. "L'obiettivo è avvicinarsi e accerchiare il bacino per fermare il cantiere ", ha detto un membro delle Rivolte della Terra all'inizio del corteo. Per fronteggiare i manifestanti, sono stati mobilitati più di 3.000 gendarmi e agenti di polizia.

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