Dopo l'introduzione dello stato di emergenza, in seguito agli attentati di Parigi e Saint-Denis, sono state più di 2.000 perquisizioni che hanno portato al sequestro di 320 armi, tra cui una vecchia di trent'anni. Lo ha riferito il primo ministro francese Manuel Valls, ospite questa mattina dell'emittente Europe 1, aggiungendo che non bisogna "scartare", "a seconda della minaccia", la "possibilità" di una proroga dello stato di emergenza dopo il 26 febbraio, termine fissato dalla legge adottata in seguito agli attacchi del 13 novembre scorso.
Ricordando l'intenzione dell'esecutivo di inserire la previsione dello stato d'emergenza nella Costituzione francese, Valls ha riconosciuto "una restrizione della libertà" a causa della misura, ma ha precisato che è "per proteggere le nostre libertà".
Nel frattempo il divieto assoluto di manifestare in tutta l'Ile-de-France, presa dopo gli attacchi è terminato questa notte come previsto, ma la prefettura di polizia di Parigi può ripristinare i divieti se necessario.
