cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 16:47
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Musica: Franco Battiato, 70 anni da sperimentatore

21 marzo 2015 | 13.42
LETTURA: 4 minuti

Reincarnazione ed esistenzialismo sono fil rouge della sua arte sperimentale. Ma mai dare nulla per scontato con un'artista eclettico come il musicista catanese che il 23 marzo compirà 70 anni e, come di rito, non festeggerà

Franco Battiato (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Franco Battiato (foto Infophoto) - INFOPHOTO

Parlategli pure di fisica quantistica, meditazione e misticismo: vi si aprirà un mondo. In fondo, reincarnazione ed esistenzialismo sono fil rouge della sua arte sperimentale. Ma mai dare nulla per scontato con un artista eclettico come Franco Battiato che lunedì 23 marzo compirà 70 anni ma senza festeggiarli. E non certo per il recente incidente sul palco del Petruzzelli, da cui si sta già riprendendo, ma perché non è avvezzo a celebrare il suo compleanno.

Nato nel 1945 a Ionia, nella provincia di Catania, il 'Maestro' (come lo chiamano affettuosamente i suoi fan, sebbene l'appellativo non lo entusiasmi) negli anni ha saputo confrontarsi con una moltitudine di stili musicali, dal rock progressivo al pop-rock, fino alla mistica sufi, imponendosi in pochi anni nell'Olimpo dei big della musica italiana e inanellando così cinquant'anni di successi.

Ma come si descrive un mito? Nel caso di Battiato è meglio iniziare dalla musica, spesso esoterica, a tratti enigmatica e caratterizzata dall'inconfondibile 'voce del padrone' che per anni ha accompagnato generazioni di fan dettando tendenza in fatto di avanguardia musicale. Se almeno una volta nella vita vi è capitato di sentirvi come uno degli 'studenti di Damasco vestiti tutti uguali' allora appartenete alla generazione venuta su a 'pane e Battiato', un popolo che negli anni è cresciuto seguendo lo stile camaleontico di uno dei maggiori artisti della scena musicale italiana.

Quella di Battiato con la musica è una relazione colta, strutturata come una sinfonia i cui i tempi dominanti sono adagio, andante e allegro, e che dagli anni sessanta fanno da leitmotiv allo stile del 'Maestro'. Artista poliedrico, Battiato si è imposto negli anni come il vero 'centro di gravità permanente' della musica italiana grazie alle sue contaminazioni con sonorità elettroniche e psichedeliche, partiture della musica classica e opera lirica, testi avanguardisti e ricercati, improntati spesso alla filosofia (onnipresenti i riferimenti ai filosofi Gurdjieff e Sgalambro) e alla meditazione orientale.

Sperimentatore nato, il cantautore catanese desta scandalo sin dagli esordi della sua carriera, pubblicando 'Fetus', album che mette in copertina l'immagine di un feto. Immediatamente censurata. L'album è un viaggio psichedelico nella musica ed è solo il primo di una lunga scia di successi targati Battiato: 'Pollution', (1972) 'Sulle corde di Aries' (1973), 'Battiato' (1977), 'L'era del cinghiale bianco' (1979), album che marca il suo ingresso nella new wave, segnato da sound mistici, atmosfere arabeggianti e riferimenti spirituali.

La consacrazione presso il grande pubblico avviene però negli anni '80, con la virata al pop: nel 1981 esce 'La voce del padrone', forse l'album di maggior successo del 'Maestro' che contiene brani diventati classici della musica italiana come 'Bandiera bianca', 'Gli uccelli', 'Cuccurucucù', 'Centro di gravità permanente', 'Sentimiento nuevo'. Replica il successo un anno dopo con 'L'arca di Noè' e in particolare con il brano 'Voglio vederti danzare', ancora oggi uno dei pezzi cult del repertorio dell'artista, metafora per la ricerca spirituale, e che richiama le danze dei dervisci rotanti.

Tra gli anni '80 e '90 Battiato sforna successi come 'Fisiognomica', 'Gommalacca', il ciclo dei 'Fleurs' (che si conclude nel 2008) e 'Ferro battuto'. I recenti 'Apriti sesamo' (2012) e 'Joe Patti's experimental group' (2014), segnano un ritorno alle sonorità elettroniche e sperimentali che lo contraddistinguono sin dagli esordi.

Settant'anni senza mai dimenticare la sua missione: stupire e ammaliare il pubblico attraverso il giusto equilibrio tra "carisma" e "sintomatico mistero".

Se sognate anche voi di perdervi negli altopiani del Tibet o nelle oasi del deserto afgano, facendo magari tappa a Venezia e Istanbul, ascoltate Battiato e chiudete gli occhi. Ogni brano è un viaggio atipico, sempre diverso, sempre fuori dagli schemi. Settant'anni li compierà probabilmente nella sua amata Catania, senza festeggiare, come sua abitudine, magari meditando sul dosaggio millesimale di poesia, arte, misticismo e filosofia che dovrà instillare nel prossimo lavoro.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza