L'ex direttore di Rai Due ha anche aggiunto che "avere decine di canali senza farli produrre rappresenta un grave danno all'industria dell'audiovisivo"
"Come accade in altri paesi, occorre imporre ad ogni rete una quota fiction per incentivare lo sviluppo della serialità". Lo ha detto questa oggi Carlo Freccero, in occasione del convegno 'Presente e futuro della fiction italiana' tenutosi all'interno del Roma Fiction Festival da lui presieduto. L'ex direttore di Rai Due ha anche aggiunto che "avere decine di canali senza farli produrre rappresenta un grave danno all'industria dell'audiovisivo".
Il produttore Sergio Silva ha sottolineato come negli anni "le istituzioni create per controllare il settore sono state negligenti e troppo attente agli interessi di Rai e Mediaset. Ciò ha portato - ha detto Silva - ad un isolamento del sistema Italia dal resto d'Europa. Dal 2006 ad oggi abbiamo riscontrato una diminuzione del 30% negli investimenti e del 58% nelle esportazioni".
Anche l'altro produttore presente al convegno, Mario Gianani, ha fatto presente come il seguire una linea internazionale sia "necessario e stimolante per una produzione fantasiosa e creativa. Più distributori ci sono - ha affermato Gianani - e più ci sarà possibilità di dare valore ai propri prodotti. Creare serie solamente per due reti vuol dire incentivare alla visione della televisione solamente un certo tipo di pubblico, escludendo in gran parte quello più giovane"
