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Fridays for Future, a Roma la piazza è semivuota

09 ottobre 2020 | 10.44
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Piazza del Popolo nella Capitale quasi deserta. Eppure la celebre piazza romana oggi alle 9.30 avrebbe dovuto ospitare la manifestazione dei Fridays For Future, il primo raduno dei giovani ecologisti dal lockdown. Invece è semivuota. "Le scuole si incontrano a piazzale Flaminio e poi entrano in Piazza", commenta una studentessa all’Adnkronos. Ma neanche a piazzale Flaminio ci sono raduni, a parte un gruppo del collettivo Ludus, del Righi, in prossimità di Villa Borghese. Un agente di polizia commenta all’Adnkronos: "Avrebbero dovuto essere circa 1500, ma in realtà al momento non ci sono più di 400 ragazzi".

"Piazza del Popolo è semivuota perché il movimento risente della pandemia e dell’ipocrisia della ministra Azzolina", dice all’Adnkronos Iacopo, del coordinamento romano dei Fridays for Future Roma e spiega: "A differenza del predecessore Fioramonti, l’Azzolina ha applaudito all’iniziativa ma non ha concesso i permessi di assenza da scuola agli studenti. Come dire agli operai di scioperare domenica". "Il nostro sciopero più grande l’anno scorso ha funzionato grazie al permesso. Oggi è un nuovo inizio, i nostri attivisti si stanno riprendendo da lockdown", spiega ancora.

"Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città. Basta gas dai rifiuti". Si leva con forza, spegnendosi nel silenzio della piazza, la voce di una delle coordinatrici, che a margine all’Adnkronos commenta: "La piazza è semivuota. Molti sono stati fermati dalla paura per la pandemia ed è giusto che sia così". 

In piazza, il collettivo degli studenti medi, varie associazioni ambientaliste: "Cerchiamo di essere senza bandiera", racconta. "Chiediamo sia fatto ciò che non è stato fatto. Il recovery è stato lanciato con obiettivi precisi che domandiamo vengano attuati. Oggi abbiamo rilanciato la campagna ritorno al futuro che segna la road map del recovery fund". Ma c’è chi tra i pochi gruppi presenti invece il vessillo ce l’ha. Come il Fronte della Gioventù comunista che sottolinea: "Non siamo d’accordo con il metodo. Vorremmo confrontarci con le istituzioni dopo aver costituito il movimento tra noi. Non essendo ipocritamente strumentalizzati e strumentalizzabili da Confindustria".

Arriva il mappamondo, simbolo della Terra soffocata dai rifiuti, ma la piazza ancora non si entusiasma. "Il covid ha ridimensionato tutto", afferma un altro studente.

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