Le richieste di interessi venivano periodicamente e sistematicamente rivolte alla vittima dietro la minaccia di morte
L'Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato hanno dato attuazione al provvedimento del Gip di Frosinone, che ha disposto il sequestro di beni per un ammontare di 280mila euro ad una famiglia di entia rom, il cui patriarca era stato arrestato lo scorso aprile per usura ed estorsione.
Gli uomini della Squadra Mobile e i carabinieri della Compagnia di Frosinone, lo avevano arrestato mentre si accingeva ad estorcere 5mila euro ad una vittima, un imprendiore locale, come rata settimanale degli interessi usurari sul prestito concesso che era giunto fino alla somma di 280mila euro. Le richieste di interessi venivano periodicamente e sistematicamente rivolte alla vittima dietro la minaccia di morte.
Gli investigatori hanno quindi messo fine all'illecita attività sequestrando all'usuraio la somma indebitamente estorta, nonché un bene immobile, gioielli e somme di denaro contante rinvenute all'interno di una cassetta di sicurezza.