Un miglioramento nella seconda parte ha permesso alle borse europee di chiudere in sostanziale parità una seduta influenzata negativamente dalle indicazioni relative contagi e lockdown e dalla debolezza del petrolio (il future sul Brent quota in rosso del 3,8% a 62,05 dollari al barile).
A Piazza Affari il listino delle blue chip si è fermato a 24.113,86 punti (-0,61%) mentre lo spread con i titoli emessi dal Tesoro tedesco è sceso a 95 punti base. La performance migliore sul Ftse Mib è stata registrata dalle azioni Amplifon (+5,04%) in rally dopo le indicazioni deludenti arrivate da un farmaco contro la sordità sviluppato da Frequency Therapeutics (che sul Nasdaq perde oltre 76 punti percentuali).
Giornata positiva anche per le aziende di pubblica utilità con il +2,26% di Hera, il +2,14% di A2A, il 1,61% di Terna ed il +0,91% di Enel. Denaro anche sulle azioni Telecom Italia, salite dell’1,11%. .
Debolezza per Intesa Sanpaolo (-0,41%), che oggi ha approvato i dati definitivi dell’esercizio 2020 ed ufficializzato la distribuzione di un dividendo di 0,0357 euro, e parità per Generali (-0,03%) che, secondo quanto riportato dai giornali in edicola, avrebbe presentato una manifestazione di interesse per le attività messe in vendita di Aviva in Polonia. Secondo i ben informati, si tratterebbe di un'operazione da oltre 2 miliardi di euro
Tra le performance peggiori troviamo Stellantis (-3,34%) e CNH Industrial (-2,33%). Lettera anche sul comparto oil, penalizzato dall’andamento del greggio (-1,64% di Eni, -2,7% di Saipem, 1,69% di Tenaris) (in collaborazione con money.it).