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Borsa: Piazza Affari poco mossa, crollo del WTI

20 aprile 2020 | 18.11
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Avvio di settimana all’insegna della prudenza per le borse europee, appesantite dalle indicazioni in arrivo dall’economia reale e dal nuovo crollo del greggio. In attesa del Consiglio europeo del 23 aprile, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto, nel corso di un’intervista rilasciata alla testata tedesca Sueddeutsche Zeitung, di non aver dimenticato che il MES, nel corso dell’ultima crisi finanziaria, ha fatto sì che ai greci venissero chiesti “sacrifici inaccettabili".

Il problema per il nostro esecutivo è rappresentato dal fatto che il MES, che a Roma ha molti nemici, sta trovando accoglienza migliore in altri Paesi, come Spagna e Irlanda. Proprio da Madrid oggi è arrivata la proposta di istituire un fondo da 1.500 miliardi di debito perpetuo per coprire le spese di rilancio dell’economia europea mentre la BCE, secondo quanto riportato dal Financial Times, ha proposto la nascita di una “bad bank”, di un veicolo societario, in cui far confluire gli asset “tossici” delle banche del Vecchio continente.

In questo contesto lo spread con i titoli tedeschi ha segnato un rialzo dell’8,5% a 239,7 punti base ed il Ftse Mib ha terminato la prima seduta della settimana poco mosso a 17.064,14 punti, +0,05% su venerdì. Con il petrolio statunitense, il WTI, in quota 10 dollari il barile (future con consegna maggio), -41% rispetto al dato precedente (secondo i rumor, gli impianti di stoccaggio in Nord America sarebbero al collasso), i riflettori degli operatori sono puntati sul comparto energetico: Saipem ha terminato con un +1,42%, Tenaris ha segnato un -0,59% ed Eni ha chiuso con un -1,78%.

Dopo le voci sulla conferma dell’Ad Descalzi, e la nomina di Lucia Calvosa, avvocato e professore universitario, alla carica di presidente, il focus si sposta sui numeri trimestrali. Oggi gli analisti di Morgan Stanley hanno annunciato di aver incrementato la valutazione sulle azioni Eni da “underweight” a “equalweight” mentre Jefferies ha ridotto la valutazione da “buy” ad “hold”. Venerdì la società presenterà i conti dei primi tre mesi: secondo Equita l’utile netto in versione “depurata” dovrebbe registrare un -70% a 294 milioni.

Giornata di vendite anche per Campari (-3,17%) e Ferrari (-2,02%) nel giorno del dividendo. La prima ha annunciato di aver avviato trattative in esclusiva per l'acquisizione di Sarl Champagne Lallier. Rally invece per Diasorin (+6,23%) dopo il via libera della marcatura CE del test sierologico SARS-CoV-2 in grado di individuare gli anticorpi IgG del nuovo coronavirus. Giornata da incorniciare anche per le azioni Giglio Group (+17,81%) dopo la notizia dell’accordo con la cinese Sinopharm per l'import e l'export di prodotti sanitari.

Guadagni decisamente più contenuti per i big del comparto bancario: UniCredit ha terminato con un +0,5%, Intesa Sanpaolo con un +0,49% e Ubi Banca ha segnato un +1,29%. (in collaborazione con money.it)

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