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Borsa: Coronavirus, su Piazza Affari tornano le vendite

27 febbraio 2020 | 18.14
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Esaurito il rimbalzo che ha caratterizzato la seduta di ieri, il paniere principale del listino milanese torna a registrare forti ordini di vendita. Mentre la situazione in Cina sembrerebbe essersi stabilizzata, sotto i riflettori ci sono quei Paesi, il nostro in prima fila, in cui il Coronavirus si sta diffondendo con preoccupante rapidità.

Per Bank of America la crescita globale nel 2020 è destinata a scendere sotto quota 3%, su livelli che non si vedevano dalla grande recessione finanziaria. “Le interruzioni prolungate alle catene produttive in Cina danneggeranno le catene di approvvigionamento globali e la debolezza dei flussi turistici rappresenta un altro ostacolo per l’Asia”, ha detto Aditya Bhave, economista di BofA. “Focolai limitati, simili a quelli in Italia, sono possibili in molti Paesi provocando quarantene e influenzando negativamente il clima di fiducia”. “Abbiamo ridotto –stima Bhave - la stima sulla crescita globale 2020 al 2,8% (dal 3,2%). Si tratta del dato minore dal 2009”, riporta una nota diffusa dalla banca.

Sul Ftse Mib, che ha terminato sotto quota 23 mila punti (-2,66% a 22.799,37), la palma di titolo peggiore spetta ad STM, in rosso del 6,86% a causa dei ribassi generalizzati che hanno riguardato il comparto tecnologico europeo dopo il taglio delle stime sul fatturato da parte di Microsoft. Giornata particolarmente pesante anche per le azioni Juventus (-6,08%), dopo la sconfitta rimediata in Champions League, e per Azimut (-5,2%). Nel complesso, gli unici due segni più sul listino delle blue chip sono appannaggio di CNH Industrial (+0,89%) e Recordati (+0,05%).

Nel comparto bancario Ubi Banca ha terminato in calo del 3,83% il day-after l’annuncio di Cattolica Assicurazioni (-2,46%) di aver apportato il suo 1,01% del capitale della banca al patto di sindacato CAR, già orientato a votare contro all’offerta di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo (-3,88%). Seduta di forti vendite anche per UniCredit (-4,38%) nonostante il nuovo accordo relativo i pagamenti con la francese Worldline e il rafforzamento della raccomandazione di acquisto da parte degli analisti di Berenberg.

Ancora rialzi per lo spread tra Btp e Bund, salito oggi di oltre 10 punti percentuali a 163,5 punti base. Oggi il Tesoro ha emesso il nuovo titolo decennale per 4 miliardi di euro con un rapporto di copertura a 1,26 e un rendimento all’1%, contro lo 0,94% del collocamento del 30 gennaio scorso. (In collaborazione con money.it)

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