"Ci vuole grande rispetto e venerazione per ogni donna". Lo ha detto monsignore Giovanni Scanavino, monaco agostiniano e vescovo emerito di Orvieto, durante l'omelia della messa funebre di Ashley Olsen, la 35enne americana uccisa strangolata nel suo appartamento del quartiere fiorentino di Santo Spirito. "L'arte con la sua capacità catartica non è bastata ad Ashley in quel groviglio micidiale di alcol e droga", ha aggiunto.
Il funerale è stato celebrato nella basilica di Santo Spirito, una chiesa che Ashley Olsen amava e che si trova a poca distanza dal monolocale che aveva preso in affitto e in cui è stata uccisa per mano del senegalese Cheik Diaw, fermato l'altra notte con l'accusa di omicidio. In prima fila, vicino al feretro, c'erano genitori della giovane americana, il padre Walter e la madre Paula, altri familiari e il fidanzato, il pittore Federico Fiorentini, accompagnato dagli amici. Con loro c'era anche il cane beagle Scout, l'inseparabile amico a quattro zampe.
La chiesa era affollata e tanti gli omaggi floreali. Tra le corone di fiori quella del sindaco di Firenze, Dario Nardella e quella del personale del Florence Institute of Design, dove insegna Walter Olsen.