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Funivia Mottarone, il caso del cambio di giudice arriva al Csm

09 giugno 2021 | 11.05
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I togati Ardita e Di Matteo hanno chiesto di aprire una pratica. Pg Torino: "Oltraggioso ipotizzare mie 'pressioni' per sostituzione gip"

Funivia Mottarone, il caso del cambio di giudice arriva al Csm

Aprire una pratica al Consiglio superiore della magistratura sul caso della sostituzione del gip di Verbania, Donatella Banci Buonamici, nell'inchiesta sulla tragedia alla funivia del Mottarone. E' quanto hanno chiesto al comitato di presidenza i togati Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo.

"Apprendiamo dalla stampa che nel corso di un procedimento penale pendente presso il Tribunale di Verbania e nel cui ambito sono stati resi provvedimenti sulla libertà personale, il giudice costituito nella funzione di Gip sarebbe stato sostituito in corso di procedimento con provvedimento del presidente del Tribunale", scrivono Ardita e Di Matteo nel documento inviato ai vertici del Csm.

"Chiediamo che della questione venga investita con immediatezza la commissione competente e subito dopo l’assemblea plenaria affinché - spiegano i due togati - si intervenga con massima tempestività per valutare la correttezza della decisione adottata e la sua eventuale incidenza sui principi in tema di precostituzione del giudice".

"Non ho niente da dire. Parlerò nelle sedi istituzionali", ha detto ieri il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici all’indomani della scelta del presidente del tribunale Luigi Montefusco di affidare il caso sul disastro della funivia al gip ‘titolare’, il giudice Elena Ceriotti, la quale è ritornata a lavoro dopo uno stop di quattro mesi.

Se il gip Banci Buonamici non ha condiviso la linea della procura e ha scarcerato i tre indagati per la tragedia in cui hanno perso la vita 14 persone, sarà la collega Ceriotti invece a dover decidere sulla richiesta di incidente probatorio avanzata dalla difesa di Gabriele Tadini, il capo servizio della funivia che ha ammesso di aver lasciato il forchettone sulla cabina precipitata ma ha anche sostenuto, durante l’interrogatorio, che il gestore Luigi Nerini e il direttore di esercizio dell’impianto Enrico Perocchio sapessero di questo stratagemma per ovviare al problema al sistema di frenata di emergenza.

Pg Torino: "Oltraggioso ipotizzare mie 'pressioni' per sostituzione gip"

"Non ho alcun titolo per intervenire sugli uffici giudicanti, non ho la competenza e la attribuzione ordinamentale (che spetta al presidente della Corte d'Appello) e mantengo un 'sacro' rispetto nei confronti della magistratura giudicante e dei suoi appartenenti", pertanto "trovo gravemente offensivo (per non dire oltraggioso) ipotizzare che io o il procuratore della Repubblica (un magistrato tra i più corretti che io abbia conosciuto) abbiamo posto in essere 'manovre' occulte (poiché altro non potrebbero essere) per ottenere un risultato illecito. E per cosa? Perché un giudice ha seguito una ricostruzione ed una valutazione diversa rispetto a quella del pubblico ministero? Come se non accadesse ogni giorno nella normale dialettica delle parti nel processo. Sono previsti rimedi processuali appositi e ad essi già fatto ricorso il procuratore della Repubblica di Verbania". Così il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo replica alle ipotesi secondo cui avrebbe esercitato "pressioni" o interferenze per ottenere dal presidente del tribunale di Verbania la sostituzione del Gip assegnatario del fascicolo sul disastro della funivia del Mottarone.

Sottolineando, quindi, che "gli autori di queste affermazioni, false e ridicole, se ne assumeranno la responsabilità", Saluzzo prosegue: "la decisione del presidente del Tribunale (che ho letto quando mi è stata recapitata perché il mio ufficio è in indirizzo) riguarda dinamiche interne a quell’ufficio giudicante e la sua aderenza alla organizzazione tabellare (cioè, predeterminata e rigida per dare attuazione ai principi costituzionali del 'giudice naturale' e 'precostituito') sarà valutata dal Consiglio giudiziario e dal Consiglio superiore della Magistratura".

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