Le guardie di frontiera turche hanno ucciso a colpi di arma da fuoco 8 siriani, tra cui due donne e 4 bambini in fuga dal nordest della Siria e che cercavano di entrare nel Paese. La denuncia arriva dall'Osservatorio siriano per i diritti umani. I fatti sono avvenuti nei pressi della città di Yisr al Shughur. Otto persone sarebbero inoltre rimaste ferite. Il sito di informazione siriano vicino all'opposizione Orient News parla di 11 morti.
"Quattro bambini innocenti uccisi dall'esercito mentre tentavano di entrare in Turchia, in fuga da una guerra che dura da 5 anni, senza soluzione, basta così. E' un atto che, se confermato, non ha precedenti, insopportabile - dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia - Proprio alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato siamo costretti ad assistere all'ennesima oscenità. Chiunque spara a dei bambini che tentano di fuggire dal terrore è un criminale, come criminale è anche chi li costringe alla fuga dal loro Paese".
"Il mondo continua a tacere - ammonisce - l'Europa alza muri, la pace in Siria è lontana e nel frattempo le persone costrette a fuggire da questo paese sono 5,5 milioni, la cui metà sono proprio bambini che scappano da una guerra che non hanno certo voluto e che distrugge tutto, scuole, case, ospedali. Non si può rispondere con le armi alla disperazione".
"Mi auguro che l'Ue chieda spiegazioni urgenti, è un grave precedente che terrorizza e non fa ben sperare per il futuro, la tensione è troppo alta. Chi aspira ad entrare in Europa non può macchiarsi di episodi del genere, va ribadito con forza in tutte le sedi", conclude Iacomini.