Elezioni sempre più vicine. Domenica 4 marzo, dalle 7 alle 23, oltre 50 milioni di cittadini italiani saranno chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento, esprimendo il proprio voto per Camera e Senato. Ma per chi lavora fuori dalla propria regione vi è la possibilità di votare in un seggio diverso da quello di appartenenza? "La legge - spiega il Viminale - prevede che possano votare in Italia fuori del comune di residenza solo alcune categorie di elettori, come quelli ricoverati in ospedali e case di cura, militari, naviganti, i componenti dell'Ufficio elettorale di sezione e le Forze dell'ordine; inoltre i rappresentanti di lista, designati dai partiti, possono votare presso il seggio in cui svolgono tali funzioni qualora siano elettori dello stesso collegio plurinominale alla Camera e della regione al Senato". Al contrario, gli elettori fuori sede che non rientrano in tali categorie - come ad esempio gli studenti universitari - per esercitare il proprio diritto di voto devono raggiungere il comune di residenza e recarsi presso il proprio seggio di iscrizione elettorale. Per favorire tali spostamenti, ricorda ancora il Viminale, sono previste delle agevolazioni tariffarie sui viaggi in treno, aereo o nave.