La posizione della Cisl dopo l'incontro con il premier.
"Dall'inizio delle dichiarazioni mi sembra ci siano delle aperture sull'articolo 18 come dimostra il fatto che oltre al reintegro per i licenziamenti discriminatori oggi si parla anche di quelli disciplinari. Ma basta con l'arena politica, Renzi parli con le parti sociali che hanno competenza sul merito". Così il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, al termine del vertice.
Per Furlan, una legge sulla rappresentanza "è del tutto inopportuna", ribadendo come sia invece necessario "applicare accordi importanti". Per la Cisl, comunque, "il fatto che Renzi abbia detto che l'interlocuzione sarà assolutamente con il sindacato è corretta". Per Furlan, "non abbiamo bisogno di salario minimo, ma di coprire quel 15% di lavoratori che non hanno alcuna copertura contrattuale". Secondo Furlan, "finalmente si apre uno spiraglio, la vera questione dunque ora è come cambiamo il Paese e come ridiamo la speranza e su questo abbiamo la massima disponibilità data dai bisogni di quelli che rappresentiamo. Non mi chiedo quindi tanto il perchè di questo spiraglio ma mi dico che meno male è iniziato un nuovo percorso".
"La voglia di cambiare -continua Furlan- non ce l'ha solo Renzi, ce l'abbiamo tutti e il sindacato più di tutti. Allora io credo che la cosa che deve più stupire non sia tanto come mai alla vigilia del voto di fiducia ci si incontri ma semmai a stupire dovrebbe essere il fatto che ci sia voluto tanto tempo per prendere coscienza dei problemi. E per quali motivi non mi interessa", aggiunge.
