Quarantacinquemila euro come risarcimento per una conciliazione amichevole con le vittime delle violenze subite nella caserma di polizia di Genova-Bolzaneto durante il G8 del 2001. La proposta è stata inviata dal ministero degli Esteri alla Corte europea per i diritti dell'uomo presso la quale hanno fatto ricorso decine delle vittime. Se non tutti i ricorrenti accetteranno la conciliazione amichevole si andrà a sentenza.
La Corte europea è chiamata a stabilire se in occasione dei fatti di Bolzaneto vi sia stata tortura e se la risposta dello Stato italiano sia stata adeguata. "Penso - dichiara all'Adnkronos l'avvocato Emanuele Tambuscio che rappresenta alcuni dei ricorrenti - che la richiesta del governo sia dovuta al fatto che è molto alta la probabilità che si arrivi a una sentenza di condanna dello Stato italiano. Per quanto riguarda la tortura non c'è stata sanzione penale a causa della prescrizione e non risultano sanzioni disciplinari adeguate".