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Gabriele Santoro presenta la guida sui '111 luoghi di Roma da scoprire'

09 dicembre 2022 | 18.16
LETTURA: 3 minuti

Domenica alla Nuvola nell'ambito della mostra 'Più libri più liberi' il volume edito da Emons

Gabriele Santoro presenta la guida sui '111 luoghi di Roma da scoprire'

Si intitola '111 luoghi di Roma che devi proprio scoprire' la guida di Gabriele Santoro, edita da Emons, che sarà presentata domenica alle 13 nella sala Vega alla mostra 'Più libri più liberi', la fiera della piccola e media editoria organizzata dall'Aie, l'Associazione italiana editori, alla Nuvola di Roma. Scrivere una guida esaustiva di Roma in 231 pagine accompagnate da mappe è impossibile. Ma scrivere la propria, seguendo un percorso tracciato da eventi significativi di carattere storico, sociale, politico e culturale è quanto Gabriele Santoro, giornalista e autore, ha voluto realizzare per aiutare a “esplorare la vera anima della capitale d’Italia” per metterlo a disposizione di chi vorrà andare oltre una tradizionale guida turistica.

'111 luoghi di Roma che devi proprio scoprire' (240 pagine prezzo di copertina 16,95 euro) è un’autentica guida perché si avvale delle opere fotografiche appositamente realizzate da Stefano Dal Pozzolo, fotografo rappresentato da Contrasto, insieme al contributo d’eccezione di tre immagini d’archivio di Gianni Berengo Gardin e una di Steve McCurry. Santoro, già autore del saggio di successo “La scoperta di Cosa nostra. La svolta di Valachi, i Kennedy e il primo pool antimafia” (Chiarelettere, 2020) è nato e vive a Roma.

Con '111 luoghi di Roma che devi proprio scoprire', l’autore racconta la città attraverso 14 mappe tematiche e geografiche che uniscono il passato, presente e futuro della capitale partendo dalla storia - comincia nei quartieri segnati dalla Resistenza di Roma al nazifascismo da Porta San Paolo al Quadraro, entrando nelle Fosse Ardeatine - e concludendosi con uno sguardo sul futuro con i cantieri di innovazione, sulle nuove frontiere dell’economia. E nel mezzo ci sono “Le vie della politica”, “Crocevia di culture”, “Dimora delle arti”, “Capitale del cinema”, “Protagonista della grande fotografia”, “i volti della street art” e tanto altro ancora.

C’è una Roma sofferente ma anche una Roma di speranza come quella raccontata negli itinerari Oasi del cemento con la riconquista del verde, quelli sorprendenti di città solidale in cui si racconta ad esempio Scuola 725 di don Roberto Sardelli; e i luoghi di Libera dalle mafie associati anche a nomi illustri come Falcone e Borsellino. Dal punto di vista geografico, accanto alle bellezze del centro, c’è il racconto delle periferie, quelle dimenticate e quelle segnate da eclatanti eventi del passato come Primavalle e l’Idroscalo sempre molto attuali. Non manca lo sport con “La metropoli dei campioni”: dalle Olimpiadi del ’60 che hanno segnato un passaggio significativo anche dal punto di vista architettonico, con le opere di Nervi, alle imprese di Roma e Lazio nel calcio, passando per i campioni del tennis, Pietrangeli e Panatta.

E che voglia essere una guida nel senso letterale del termine lo conferma il capitolo dedicato alle strade della memoria, che aiuta il lettore a cogliere l’associazione di una strada al suo nome, o il senso di alcune targhe che si possono incontrare camminando per le vie della città. L’autore ci ricorda ad esempio che la casa della Fao al Circo Massimo era nata come sede del ministero dell’Africa italiana ai tempi del fascismo e che il quartiere Africano è la testimonianza unica del premio Pulitzer libico Hisham Matar. Sotto la lente di ingrandimento anche il Cimitero acattolico, il faro del Gianicolo e il quartiere Coppedè.

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