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Calcio: Garcia, una vittoria e Roma esce dal tunnel

07 febbraio 2015 | 13.58
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Giallorossi in emergenza tra infortuni e squalifiche, il tecnico vuole 3 punti dopo i 4 pareggi consecutivi: "Abbiamo gli uomini contati, ognuno deve dare qualcosa in più. Io sono qui per conquistare trofei, questo club non è un trampolino per me". Totti alle prese con una sindrome influenzale

Rudi Garcia (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Rudi Garcia (foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Non ho mai dovuto fare i conti con tante assenze, ma ci basta una vittoria per chiudere il periodo nero, uscire dal tunnel e ripartire". Rudi Garcia spinge la Roma verso la fine della crisi. I giallorossi, reduci da 4 pareggi consecutivi, fanno visita al Cagliari in un momento estremamente delicato. Alla carenza di risultati si abbina un lungo elenco di indisponibili tra infortuni e squalifiche.

"Non mi è mai successo di avere tanti assenti, faremo di tutto per fare il massimo con i giocatori disponibili. Sanno che devono fare qualcosa in più. Voglio che i calciatori capiscano che, in questo momento, abbiamo gli uomini contati. E gli uomini contati devono fare di più. Tutti dobbiamo fare un po' di più, l'ho detto allo staff, ai magazzinieri e ai medici", dice il tecnico francese, convinto che la formazione capitolina possa invertire la rotta: "Ci basta una vittoria per ripartire, faremo il massimo per ottenerla. La Roma non deve solo lottare per il campionato, ma in futuro deve competere anche in Europa per vincere qualcosa. Questo, però, non si ottiene in un giorno".

"Voglio ridare l'orgoglio a questi tifosi e a questa città: ma se sbagliamo quest'anno non roviniamo tutto. Il destino della Roma è essere una squadra importante anche in Europa", dice il francese. Secondo il ds Walter Sabatini, il tecnico ha detto no a proposte 'irrinunciabili" formulate da altri club. "Sono venuto alla Roma per vincere trofei. Posso solo dire che la Roma non è un trampolino. Punto", taglia corto Garcia.

L'infermeria già affollatissima ha appena 'accolto' Victor Ibarbo: l'attaccante, appena arrivato nel mercato invernale, si è fermato per un guaio muscolare dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia. "Ibarbo è stato curato per un infortunio al polpaccio e ha un tendine rotuleo da tenere d'occhio, se abbiamo preso un rischio lo abbiamo fatto in partita. Nell'ultimo allenamento prima del match lo abbiamo valutato e lui, in prima persona, si è reso conto delle sue condizioni. Contro la Fiorentina ha giocato 20 minuti e lo ha fatto bene. Il giorno dopo si è allenato, ma non abbiamo fatto una seduta pazzesca: niente tiri, niente salti, niente scatti. Si è infortunato all'altro polpaccio, io dico che è una fatalità e nient'altro", dice Garcia.

La cooperazione tra staff tecnico e staff medico non è mai mancata: "Non aspettiamo una lunga lista di infortunati per iniziare a collaborare. Non siamo scemi da pensare che sia solo fatalità o sfortuna, anche se la sfortuna c'è, come nei casi di Strootman e Iturbe. E' un circolo vizioso, spesso devono giocare sempre gli stessi. Sono cose che possono capitare in una stagione, noi dobbiamo cercare di finire l'annata con meno problemi. In questo modo avremo più scelte e una squadra più forte". A Cagliari, in realtà, la Roma rischia di dover chiedere gli straordinari a Francesco Totti. "Lo abbiamo risparmiato in allenamento, ha una sindrome influenzale. Ha lavorato in palestra, vedremo nelle prossime ore come si sente", afferma Garcia.

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