Il presidente Usa Barack Obama, nel rendergli omaggio dopo la notizia della scomparsa, ha definito Gabriel Garcia Marquez un "grande visionario". Ma c'è stato un periodo in cui gli Stati Uniti nei suoi confronti erano meno celebrativi e tenevano d'occhio 'Gabo' per le sue posizioni politiche di sinistra e le sue critiche alla politica di Washington in America Latina. Non solo, tentavano di arginarne l'impatto.
Da un cablogramma datato 12 febbraio 1974, inviato dall'ambasciata Usa a Bogotà al segretario di Stato a Washington e per conoscenza anche all'ambasciata a Brasilia e al consolato di Rio de Janeiro, emerge la preoccupazione per un articolo firmato da Garcia Marquez, di prossima pubblicazione su alcune riviste internazionali, nel quale lo scrittore puntava il dito contro coinvolgimento Usa nel golpe cileno.
"Abbiamo appena appreso da un contatto dei servizi di informazione -si legge nel cablo riportato da Wikileaks- che Harper's Magazine, l'Express di Parigi, Excelsior di Città del Messico Punto di Caracas e altre riviste pubblicheranno un articolo dal titolo 'Cile' dello scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez. L'articolo su Harper's verrà pubblicato il 20 febbraio". (segue)