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Gazprom, Descalzi: "Eni studia soluzione gas russo fermo in Austria"

03 ottobre 2022 | 13.18
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L'ad di Eni: "Dobbiamo cercare arrivare fino al 100% degli stoccaggi, dobbiamo sfruttare questo momento"

Gazprom, Descalzi:

"Spero che entro questa settimana si possa risolvere" il problema dei flussi di gas proveniente dalla Russia e bloccati in Austria e Germania, flussi che dovrebbero arrivare a Tarvisio. Ad affermarlo è l’ad di Eni, Claudio Descalzi al termine della cerimonia degli Eni Award che si è svolta al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il problema, spiega Descalzi, " è dovuto al fatto che si sarebbe dovuto dare una garanzia fisica in funzione del passaggio di questo gas al trasportatore che porta il gas dall’Austria all’Italia. Gazprom non ha pagato quindi diventa difficile pensare che una società che vuole pagare in rubli possa mettere delle garanzie in euro per un passaggio. Noi stiamo vedendo come sia possibile subentrare o al trasportatore o a Gazprom. Si parla di 20 milioni di garanzie su miliardi di euro che passano quindi adesso vediamo se riusciamo a subentrare e facciamo questo sforzo. E’ una cosa che si poteva evitare".

Il gas, sottolinea, "è già in Austria e Germania in questo momento e il gas non è nelle mani di Gazprom".

"Noi abbiamo fatto tutto il possibile per essere in una posizione positiva" e l'Italia "ha fatto un grosso sforzo" per quanto riguarda l'approvvigionamento di gas in vista dell'inverno. "Siamo in un'interconnessione globale. Ci sono delle variabili del sistema che non sono sotto controllo di nessuno", sottolinea l'ad di Eni.

"Con gli stoccaggi pieni potremo passare alla solidarietà. Dobbiamo arrivare agli stoccaggi pieni per questo inverno. Più sono saturi, vicini al 100%, più riusciremo a mantenere i picchi invernali", dice.

L'Italia in questo momento, sottolinea Descalzi, "ha gas. L'hub italiano è a 130-140 euro a megawattora mentre il Ttf sta a 180-200 euro. Questo è legato al fatto che l'offerta superi la domanda. E che gli stoccaggi sono alti. Questi metri cubi in più che stiamo portando stanno anche andando verso i mercati che hanno prezzi più attraenti e questo è un problema che dobbiamo risolvere. Dobbiamo cercare arrivare fino al 100% degli stoccaggi, dobbiamo sfruttare questo momento. Gli stoccaggi - osserva l'ad di Eni - sono stati organizzati molto bene dal Governo attraverso il Gse e Snam. Quindi deve essere comprato. Dobbiamo evitare che il nostro sforzo non diventi un bellissimo sforzo di solidarietà che va anche bene ma una volta che abbiamo gli stoccaggi pieni possiamo passare alla solidarietà".

Negli ultimi 4 inverni, osserva l'ad di Eni, "abbiamo dei picchi che sono durati 3-4 giorni. Non sono tantissimi ma dagli stoccaggi abbiamo dovuto dare dai 110 a 130 mln di metri cubi aggiuntivi. Più gli stoccaggi saranno pieni più andremo a coprire un periodo più lungo".

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