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Gas, missili e morte: inferno Siria

09 aprile 2018 | 10.36
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AFP PHOTO / STRINGER
AFP PHOTO / STRINGER

Una base militare del governo siriano a Homs è stata colpita oggi all'alba da un lancio di missili. "La nostra difesa aerea ha contrastato un attacco missilistico contro l'aeroporto militare T4", ha riportato l'agenzia ufficiale Sana, citando una fonte militare che ha specificato che sono stati 8 i missili intercettati. I raid hanno provocato almeno 14 morti , rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani.

L'esercito siriano e la Russia avevano accusato Israele di aver condotto l'attacco con due caccia F-15, sparando missili dallo spazio aereo libanese. E due funzionari americani hanno confermato che il raid aereo è stato condotto dagli israeliani. Lo rende noto Nbc news. Le stesse fonti hanno riferito all'emittente americana che il governo di Washington era stato avvertito in anticipo del raid.

Il raid è arrivato poche ore dopo che Donald Trump aveva detto che vi sarebbe stato "un grande prezzo da pagare" per l'attacco chimico condotto due giorni fa nella zona controllata dai ribelli a Douma. Il presidente americano ieri ha lanciato un duro attacco contro Bashar al Assad per i "molti morti, compresi donne e bambini". "Il presidente Putin, la Russia e l'Iran sono responsabili del fatto di sostenere quell'animale di Assad", ha aggiunto.

E oggi, durante una riunione di gabinetto, ha annunciato: "Prenderemo decisioni importanti nelle prossime 24-48 ore". "Condanno gli atroci attacchi su siriani innocenti, condotti con armi chimiche proibite. Un attacco atroce, orribile. Stiamo studiando la situazione da vicino, siamo impegnati in una serie di meeting con le nostre forze armate. Prenderemo decisioni importanti nelle prossime 24-48 ore", ha detto il presidente degli Stati Uniti.

"Siamo molto preoccupati, non possono accadere cose del genere. Analizzeremo questi atti barbarici. Se è la Russia, se è la Siria, se è l'Iran... se sono tutti insieme, lo capiremo e sapremo le risposte molto presto", ha aggiunto.

Il regime di Damasco, con il sostegno della Russia, ha negato da parte sua di aver condotto un attacco chimico.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà oggi una riunione di emergenza sulla Siria.

L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha annunciato l'avvio di indagini per stabilire se siano state usate armi chimiche.

Intanto oggi, stando a quanto riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, migliaia di cittadini di Douma hanno preso d'assalto i depositi di cibo e combustibile controllati dai ribelli del Jaysh al-Islam.

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