Secondo il portavoce del ministero della Salute sono 1.980 i morti e quasi 10.200 i feriti. Le ultime vittime sono persone decedute a causa delle ferite riportate nei giorni scorsi
Continua a salire il bilancio delle vittime palestinesi delle operazioni israeliane nella Striscia di Gaza dove comunque regge la nuova tregua di cinque giorni. Secondo il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qedra, l'ultimo bilancio - dall'avvio delle operazioni l'8 luglio scorso - parla di 1.980 morti e 10.181 feriti, come riporta l'agenzia di stampa palestinese Maan. Le ultime vittime sono persone morte a causa delle ferite riportate nei giorni scorsi. Inoltre, durante la tregua, molti corpi sono stati estratti dalle macerie.
Tra i feriti, secondo al-Qedra, ci sono ancora tante persone che versano in gravi condizioni.
Da parte israeliana, 64 soldati sono rimasti uccisi dall'avvio delle ostilità e due civili israeliani e un cittadino della Thailandia sono morti a causa del lancio di razzi dalla Striscia di Gaza contro lo Stato ebraico.
I negoziatori palestinesi si preparano a tornare al Cairo nelle prossime ore per riprendere domenica i colloqui indiretti con gli israeliani con la mediazione dell'Egitto per un accordo sul cessate il fuoco permanente. Fonti vicine alla delegazione hanno detto all'agenzia di stampa Maan che "c'è la concreta possibilità" di arrivare a un "accordo per un cessate il fuoco permanente dopo la scadenza della tregua di cinque giorni". Secondo l'agenzia, anche esponenti della Jihad Islamica credono nella possibilità di un accordo.
Da parte sua Ismail Radwan, un esponente di Hamas, ha comunque ribadito che il movimento boccerà qualsiasi soluzione contempli un rinvio nei colloqui per la costruzione di un porto e un aeroporto a Gaza, sottolineando come questa sia tra le richieste principali dei palestinesi insieme alla rimozione del blocco israeliano.
Mentre un ministro israeliano ha detto al sito Ynetnews che i negoziati indiretti del Cairo fra Israele e Hamas potrebbero "implodere", aggiungendo che in questo caso le parti potrebbero tornare alla formula della "calma in cambio della calma", ovvero a una sorta di tregua informale.
Intanto, più di 2mila persone hanno manifestato a piazza Rabin a Tel Aviv per chiedere un accordo di pace con i palestinesi. Lo riferisce Ynetnews, secondo il quale alla manifestazione è intervenuto anche lo scrittore David Grossman. La dimostrazione è stata organizzata dai partiti di sinistra Meretz e Hadash, oltre che dal movimento Peace Now.