Gaza, Israele ripristina tregua dopo raid. Hamas: "Pericolosa escalation, vogliono minare accordo"

Scambio di accuse tra Tel Aviv e il movimento islamista sulla violazione del cessate il fuoco. Notte di intensi bombardamenti con "oltre 100 morti". Trump: "Nulla comprometterà tregua"

Fumo su Gaza dopo i bombardamenti della notte - Afp
Fumo su Gaza dopo i bombardamenti della notte - Afp
29 ottobre 2025 | 07.25
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Dalle 10 di questa mattina (9 italiane), il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è nuovamente in vigore. Lo hanno confermato fonti militari israeliane al Times of Israel, dopo una notte di intensi bombardamenti sull’enclave palestinese.

Gli attacchi, secondo le stesse fonti, sono stati condotti in risposta alle "violazioni del cessate il fuoco da parte di Hamas", tra cui l’uccisione di soldati israeliani a Rafah, nel sud di Gaza. L’esercito israeliano accusa inoltre il movimento islamista di "non aver restituito i corpi dei 13 ostaggi ancora trattenuti".

Dal canto suo Hamas ha accusato Israele di "minare l'accordo di cessate il fuoco" e di voler "imporre nuove condizioni con la forza". Il movimento islamista ha quindi avvertito che queste azioni potrebbero mettere a repentaglio la proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il futuro dell'enclave palestinese.

"La pericolosa escalation contro il nostro popolo a Gaza rivela una chiara intenzione di minare l'accordo di cessate il fuoco e imporre nuove condizioni con la forza, con la complicità degli Stati Uniti" che assicurano al governo del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu "una copertura politica per continuare i suoi crimini", ha dichiarato Hamas in una nota. Pertanto, continua, "la posizione di parte degli Stati Uniti è sinonimo di complicità nello spargimento di sangue di donne e bambini palestinesi e un incitamento diretto alla continuazione dell'aggressione". Hamas punta poi il dito contro Israele accusato di essere responsabile "di questa pericolosa escalation, delle sue conseguenze politiche e sul campo e del tentativo di indebolire il piano Trump e l'accordo di cessate il fuoco".

"Il mondo deve rendersi conto che il sangue delle nostre donne e dei nostri bambini non è a buon mercato e che la resistenza, con tutte le sue fazioni, che ha dimostrato di essere impegnata nell'accordo e rimane responsabilmente impegnata, non permetterà al nemico di imporre nuove realtà sotto attacco", continua la nota in cui si invitano i mediatori e i garanti dell'accordo – Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia – ad "assumersi la piena responsabilità di questa aggressiva escalation e a fare immediatamente pressione sul governo occupante affinché cessi i massacri e rispetti pienamente i termini dell'accordo".

"Oltre 100 morti negli attacchi"

Secondo la Difesa civile del territorio, 101 persone sono morte - tra cui 35 bambini, diverse donne e anziani - nei bombardamenti israeliani condotti nella notte "in meno di 12 ore" sulla Striscia di Gaza.

Il portavoce della Difesa civile, Mahmoud Bassal - l’organizzazione di soccorso che opera sotto l’autorità di Hamas - ha denunciato "un’ondata di attacchi particolarmente violenta" che ha colpito varie aree dell’enclave palestinese. Fonti di cinque ospedali locali, che hanno ricevuto i corpi delle vittime, hanno confermato il bilancio diffuso dalle autorità di Gaza.

Secondo quanto riportato dai media, Gaza City, Khan Yunis, Beit Lahiya, i campi di Nuseirat e Bureij nella parte centrale dell'enclave e altre aree sono state sottoposte a bombardamenti aerei. Anche imbarcazioni e carri armati dell'Idf hanno bombardato Rafah .

In precedenza la Protezione civile di Gaza aveva parlato anche di circa 200 persone rimaste ferite “in una chiara e flagrante violazione dell’accordo di cessate il fuoco”, ha aggiunto Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia gestita da Hamas, definendo la situazione a Gaza “catastrofica e terrificante”.

Trump: "Nulla comprometterà cessate il fuoco"

"Nulla comprometterà il cessate il fuoco a Gaza, Israele ha il diritto di reagire". Ad affermarlo il presidente Usa Donald Trump dopo che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all'esercito di effettuare "raid massicci" sulla Striscia dopo aver accusato Hamas di aver violato la tregua.

Hanno ucciso un soldato israeliano, quindi gli israeliani hanno reagito e dovevano reagire. Quando succede una cosa del genere, devono reagire”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'Air Force One - si legge sul Times of Israel - aggiungendo che “Hamas è una piccola parte dell'accordo sul Medio Oriente". "Hanno detto che si sarebbero comportati bene e, se lo faranno, saranno felici, altrimenti saranno eliminati”, ha continuato, riferendosi all'apparente intesa raggiunta quando i suoi principali collaboratori hanno incontrato i negoziatori di Hamas in Egitto nelle ultime ore prima della conclusione dell'accordo di cessate il fuoco.

Trump ha affermato che i funzionari di Hamas hanno detto ai suoi collaboratori Witkoff e Kushner che avrebbero deposto le armi, ma l'organizzazione terroristica ha ripetutamente smentito.

Il cessate il fuoco a Gaza tiene nonostante le "scaramucce" tra Israele e Hamas aveva detto nelle ore precedenti il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance. "Il cessate il fuoco è ancora in vigore. Ciò non significa che non ci saranno piccoli scontri”, aveva affermato Vance in un commento trasmesso dalla Fox News e pubblicato sui social media dalla Casa Bianca.

Lo scambio di accuse tra Israele e Hamas

Israele ha affermato di aver lanciato gli attacchi a causa delle ripetute violazioni da parte di Hamas, tra cui un attacco in cui è morto un soldato a Rafah ieri, e della mancata restituzione da parte del gruppo terroristico dei 13 corpi rimanenti degli ostaggi, come concordato nell'accordo di cessate il fuoco. I funzionari israeliani sono fermamente convinti che il gruppo terroristico conosca l'ubicazione della maggior parte dei corpi e che stia falsamente affermando il contrario per ritardarne la restituzione.

Gli ospedali di Gaza riferiscono che 63 persone, tra cui 24 bambini, sono state uccise negli attacchi dell'Idf da martedì pomeriggio si legge su Haaretz.

Alle accuse di Israele, Hamas ha risposto negando di aver attaccato le truppe israeliane a Gaza e confermando l'impegno a rispettare il cessate il fuoco. "Hamas - si legge in una nota - afferma di non aver alcun legame con l'incidente a Rafah e afferma il suo impegno all'accordo di cessate il fuoco". Allo stesso tempo ha però rinviato la consegna del corpo di un altro ostaggio che era prevista per martedì sera a causa delle "violazioni" israeliane del cessate il fuoco. "Rinvieremo la consegna che era prevista a causa delle violazioni dell'occupazione", ha affermato il braccio armato del movimento, le Brigate al Qassam, affermando che ogni "escalation" israeliana "ostacolerà la ricerca e il recupero dei corpi".

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