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Carlo III il re dei record, con 74 primavere diventa il sovrano più anziano

03 maggio 2023 | 17.53
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I suoi antenati Carlo I e Carlo II Stuart furono sovrani dispotici, assoluti, edonisti, il primo morì sul patibolo, il secondo in esilio

Un'immagine di Carlo III 'in mostra' in una galleria d'arte londinese - (foto Simonetta Allder d'Aquino)
Un'immagine di Carlo III 'in mostra' in una galleria d'arte londinese - (foto Simonetta Allder d'Aquino)

Ha già battuto un record Carlo III. La madre è stata la monarca più longeva della storia del Regno Unito, la regina più giovane. Lui, con le sue 74 primavera, il sovrano più anziano di sempre, ma sicuramente il più esperto e preparato. In fondo ha trascorso tutta la sua regale esistenza aspettando l'incoronazione nell'Abbazia di Westminster. Non un giorno qualunque il 6 maggio. E' infatti l'anniversario delle nozze della principessa Margareth con il fotografo Tony Armstrong Jones, la morte di Edoardo VII, figlio della regina Vittoria, il compleanno del principino Archie, primo figlio della coppia più discussa e e sempre meno amata, Harry e Meghan. Una sorta di simbolica riappacificazione, come tendere una ramo d'ulivo al secondogenito di Carlo III dopo l'esplosiva e scandalosa biografia 'Spare'.

Erano anni che Buckingham Palace si preparava a quella operazione che in codice era stata ribattezzata Globo d'Oro, dal nome del 'globo', simbolo del potere regale. Sicuramente il progetto più importante dopo l'operazione London Bridge, quella per la morte della regina Elisabetta. Cerimonia che rispecchia il re, l'uomo dal nome ingombrante (Carlo I e Carlo II Stuart, padre e figlio furono sovrani dispotici, 'assoluti', edonisti, il primo morì giustiziato, in secondo in esilio). Convinto ambientalista, Carlo III è sempre stato un principe orgogliosamente filantropo. In tempi non sospetti ha combattuto battaglie importanti in difesa dell'ecologia e della natura. Fonte di ispirazione per l'invito ufficiale giunto a soli 2mila invitati, dipinto a mano su carta riciclata con i fiori simbolo delle quattro nazioni del Regno Unito. La rosa per l'Inghilterra, il cardo di Scozia, il narciso del Galles, il trifoglio dell'Irlanda.

Una solenne investitura, dunque, a 8 mesi dalla morte di Elisabetta II, 'popolare', sobria, veloce (durerà solo un'ora), meno affollata del passato, presieduta dall'arcivescovo di Canterbury, assolutamente al passo con i tempi, con i pari del regno (che sembra non abbiano particolarmente gradito) estratti a sorte. Un rituale antico e spettacolare con l'unzione del sovrano con l'olio consacrato proveniente da alcuni monasteri di Gerusalemme, tra cui quello di Maria Maddalena, luogo della sepoltura di Alice di Grecia, nonna di Carlo III. Addio ai manti di ermellino, alle code di velluto, agli abiti in seta per le signore. Molti tight e vestiti più rigorosi. Un dress code più moderno, una cerimonia low cost, ma solo in parte.

Sì alle carrozze, quelle sfarzose e climatizzate, alle corone, simbolo di potere, della storia del Regno Unito, quella di San Edoardo, custodita nella Torre di Londra, ma anche quella Imperiale, in oro naturalmente, tempestata di 2.868 diamanti, 17 zaffiri, 11 smeraldi, 269 perle, 4 rubini, realizzata nel 1937 per l'incoronazione di re Giorgio VI. Controordine, invece per la regina Camilla, e non regina consorte, per espresso volere di sua Maestà la regina Elisabetta II, che indosserà una corona 'riciclata', quella della regina Mary creata nel 1911 e non il superbo Koh I Noor, con una gemma preziosa incastonata sottratta, agli indiani nel 1849, per non creare incidenti diplomatici.

Accanto a Carlo III i figli William con la moglie Kate e i principini George, Charlotte e Louis, Harry, senza la consorte Meghan, un ristretto gruppo di Windsor -Mountbatten, membri attivi della famiglia al servizio della corona, i working royal, come la principessa Anna, i conti di Wessex. Perchè la nuova era carolingia dovrà essere sicuramente più snella, più sobria, Carlo III, che si definisce peace maker, che il padre, il duca di Edimburgo definiva 'un sentimentale, un inguaribile romantico', da tempo sta mettendo in atto un un'opera di snellimento, come del resto sta già avvenendo in tutte le corti d'Europa, perchè in gioco c'è il futuro della monarchia.

E se a Londra sono attesi, tra gli altri, i granduchi del Lussemburg, i reali d'Olanda, di Spagna, di Damimarca, di Norvegia e Svezia (cugini o parenti stretti, tutti legati alla Casata degli Hannover da cui discendono i Windsor -Mountbatten), il principe del Giappone con la principessa ereditaria Kiko, Alberto II di Monaco e Charlene, l'incoronazione sarà anche un momento di festa per gli inglesi (e non solo) tra banchetti, pic nic e concerti. E per gli amanti di preziose memorabilia e degli oggetti commemorativi, piatti, bicchieri in cristallo, porta pillole, cucchiaini da caffè con i simboli della corona, tee-shirt, magneti e tote-bag, tazze da tè. Porcellane, made in England, di un blu profondo con lo stemma del re. E per l'occasione è stata ideata anche la coronation quiche a base di spinaci, fave, uova e formaggio.

Carlo III lo sa, ne è profondamente consapevole. Il suo sarà un regno di p assaggio, di transizione. Sa che a 75 anni il tempo è prezioso. E nulla deve essere lasciato al caso. Il futuro della corona si prepara adesso. Oggi Carlo III, domani il principe del Galles, in futuro il principino George.

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