Londra, 24 feb. (Adnkronos/dpa) - Il governo britannico e il governo regionale scozzese hanno presentato i loro progetti per il futuro dell'industria petrolifera e del gas del Mare del Nord, una delle questioni cruciali in vista del referendum sull'indipendenza scozzese di settembre. Il premier britannico David Cameron ha annunciato di volere procedere speditamente con le raccomandazioni contenute nel rapporto sullo stato del settore, pubblicato oggi, che intende accelerare lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio e gas ancora esistenti. L'intero settore, secondo Cameron, poggerebbe meglio sulle "spalle larghe del Regno Unito".
Nel frattempo, il primo ministro scozzese Alex Salmond, annunciava l'intenzione di creare un ministero dell'Energia per la Scozia indipendente, con sede ad Aberdeen. Salmond non ha mancato di criticare la gestione britannica delle risorse petrolifere del Mare del Nord, bollando come "ladri" i membri del Parlamento di Westminster.
I due leader si sono sfidati a distanza di pochi chilometri l'uno dall'altro, entrambi in terra scozzese. Cameron ha tenuto la sua riunione di governo ad Aberdeen, il cuore dell'industria petrolifera britannica. Si è trattato della prima riunione di gabinetto tenutasi in Scozia dal 1921, mentre Salmond ha riunito il suo governo nella vicina Portlethen. Il 18 settembre gli scozzesi sono chiamati a decidere se mettere fine a 300 anni di unione con il resto della Gran Bretagna.