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Gb, omicidio parlamentare: procura generale somala valuta indagine

18 ottobre 2021 | 14.53
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La Procura Generale somala sta considerando di aprire un'indagine sui possibili legami tra Ali Harbi Ali, il cittadino britannico di origine somala principale sospettato dell'omicidio di Sir David Amess, e il Galmudug, Stato federale di cui il padre è stato ministro ed il cui territorio è sotto il controllo dell'Isis, degli Al Shabab e di gruppi criminali dediti alla pirateria. E' quanto ha appreso l'Adnkronos da fonti in Somalia, mentre proseguono le indagini sull'accoltellamento a morte del parlamentare, avvenuto a Leigh-on-Sea, nell'Essex.

Il giovane sospettato, nello specifico, è figlio di un ex ministro del Galmudug, Xarbi Cali Kulane, e nipote dell'ambasciatore somalo a Pechino. "Si tratta dunque di un rampollo dell'alta società somala", possibilmente legato a un territorio che "in gran parte sfugge al controllo dello Stato", precisano le fonti.

In realtà Gran Bretagna e Somalia non hanno relazioni diplomatiche e quindi la cooperazione giudiziaria "appare difficile", evidenziano le fonti, secondo cui, tuttavia, la presenza militare britannica a Baidoa, può costituire un "canale di dialogo".

Mario Scaramella, che è consulente del governo somalo e dirige la scuola di diritto della Università Statale del South West State, evidenzia che "con la procura generale operiamo anche nel Galmudug, il cui territorio è diviso fra Isis, Al Shabab, ovvero il ramo locale di Al Qaeda, ed i pirati di Haradere. Il ragazzo che avrebbe assassinato Sir Amess a Londra avrebbe legami con questa regione".

"La sua famiglia - conferma - è una delle più importanti e ricche della Somalia. Su questa fortuna e sui legami fra il sospetto ed i suoi contatti nel Galmudug abbiamo chiesto al procuratore Sulayman di aprire un fascicolo". "Temiamo - aggiunge - che gli eventi afghani possano rinvigorire la propaganda qaedista all'interno della diaspora somala e guardiamo con preoccupazione alla situazione anche per quanto riguarda l'Italia", soprattutto alla luce del traffico di droghe narcotiche, "mai visto prima, ma oggi molto esteso fra Italia e Somalia".

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