Madrid, 17 set. (Adnkronos/Dpa) - "Tutti in Europa credono che questi processi sono enormemente negativi perché producono più recessione economica e più povertà per tutti". A dichiararlo, con riferimento ai referendum in Scozia e Catalogna, e' stato oggi il premier spagnolo Mariano Rajoy, contestando la consultazione in programma per domani in Scozia, definita un colpo inferto al processo di integrazione europea, "perche' l'Europa e' nata per integrare gli stati, non per disintegrarli".
Per il capo dell'esecutivo spagnolo, "è evidente e così lo dicono tanto i Trattati della Ue quanto il presidente della Commissione Europea, che "se una parte dello stato si separa da un altro, diventa uno stato terzo rispetto alla Ue". E quindi perderà il diritto alla moneta unica e tutti i vantaggi legati all'appartenenza all'Europa.
Il nuovo stato può tornare a chiedere di integrarsi nell'Ue, ma il processo richiede tempo, come dimostra il caso della Croazia, e poi serve comunque il consenso unanime dei 28 stati dell'Ue. In definitiva dunque i processi indipendentisti sono "negativi per la regione, lo stato e tutta l'Ue".
