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Milano: Gdf e Cesvi insieme per la solidarietà con City Marathon

31 marzo 2017 | 13.31
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Milano: Gdf e Cesvi insieme per la solidarietà con City Marathon

Si rinnova, per il secondo anno consecutivo, la collaborazione tra l’Accademia della Guardia di Finanza e Cesvi nell’ambito della Milano City Marathon, in programma domenica 2 aprile nel capoluogo lombardo. L’edizione 2017 della “Europ Assistance Relay Marathon” vedrà la partecipazione di 22 staffette per un totale di 88 corridori, tra allievi e ufficiali dell’Accademia, con in testa il comandante, il generale Virgilio Pomponi.

Non soltanto i cadetti che correranno la maratona, ma tutti i frequentatori dei corsi di Accademia, di applicazione e speciali, alle sedi di Bergamo e Roma, forniranno un contributo al progetto delle cliniche mobili in Myanmar contro l’emergenza malaria, attraverso una raccolta fondi tramite la pagina web attivata sulla “Rete del Dono”. La partnership tra Cesvi e Accademia della Guardia di Finanza si basa "su una forte condivisione dell’importanza dei valori dello sport, oltre che sulla vicinanza territoriale, dal momento che la città di Bergamo ospita da oltre trent’anni sia l’Ong che il prestigioso Istituto di formazione del Corpo".

“Nel percorso di formazione in Accademia - sottolinea il generale Virgilio Pomponi - lo sport rappresenta un veicolo di valori quotidianamente coltivati nell’addestramento degli allievi, quale connubio ideale di positivi valori tecnici e caratteriali, fra i quali spiccano, sopra tutti, la lealtà, lo spirito di sacrificio, il rispetto delle regole e la solidarietà”.

Per ogni chilometro di corsa alla Milano Marathon, Cesvi raggiungerà un villaggio rurale grazie alle cliniche mobili. Nelle zone collinari del Myanmar la mancanza di conoscenze sanitarie, le scarse condizioni igieniche, la diffusione della malaria e la povertà causano alti tassi di mortalità infantile. Ogni giorno un team di Cesvi composto da un medico, un infermiere e un assistente parte in scooter per raggiungere uno degli 830 villaggi rurali in cui l’organizzazione opera e per curare i casi di malaria, tubercolosi e altre malattie. Senza l’intervento di Cesvi, gli abitanti di questi villaggi, situati in aree molto remote, non avrebbero alcuna possibilità di accedere a cure, farmaci e assistenza sanitaria.

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