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Generali, utile 2021 balza del 63% e dividendo sale a 1,07 euro

15 marzo 2022 | 11.20
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Generali, utile 2021 balza del 63% e dividendo sale a 1,07 euro

Generali chiude il 2021 con un utile netto di 2,84 miliardi di euro, in aumento del 63,3% su base annua, e con un risultato operativo che si conferma, per il terzo anno consecutivo, il migliore di sempre, raggiungendo 5,85 miliardi (+12,4%). Il cda proporrà alla prossima assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 1,07 euro per azione, in aumento rispetto alla cedola dell'esercizio precedente. I premi lordi del gruppo ammontano a 75,82 miliardi (+6,4%), con il contributo positivo sia del segmento Vita (+6%) sia del segmento Danni (+7%). Il patrimonio netto del gruppo si attesta a 29,3 miliardi, in flessione del 2,4% su base annua. Il Roe è al 12,1%, con un incremento di 4,4 punti percentuali, e il Solvency Ratio a 227%, grazie a una generazione di capitale di 3,8 miliardi. Nel 2021 "ha raggiunto risultati record nonostante un contesto molto sfidante", ha commentato il group ceo di Generali, Philippe Donnet, il gruppo assicurativo. "Concludiamo con successo il piano 'Generali 2021', dimostrando ancora una volta la capacità di mantenere le promesse fatte al mercato".

La compagnia monitora "con grande attenzione la situazione in Russia e in Ucraina. Subito dopo l'inizio dell'invasione abbiamo annunciato decisioni chiare", con la decisione di chiudere l'ufficio di rappresentanza a Mosca, di lasciare gli incarichi nel consiglio della partecipata russa Ingosstrakh e di avviare l'uscita di Europassistance dal Paese. Verso la Russia, ha spiegato il cfo del gruppo, Cristiano Borean, "a livello di general account abbiamo esposizioni su portafogli Vita a fine 2021 di 683 milioni, combinato dei 384 milioni di Ingosstrakh a valore di mercato, di esposizioni dirette su strumenti obbligazioni principalmente russi e marginalmente ucraini per 188 milioni di euro e di investimenti indiretti per 111 milioni". In ogni caso l'esposizione di Generali in Russia è pari allo 0,1% delle attività finanziarie complessive del gruppo. La quota del 38% detenuta da Generali in Ingosstrakh avrebbe un valore inferiore rispetto a quello di carico a causa della forte svalutazione subita dal rublo. Borean ha spiegato che una svalutazione "oggi è prematura. La situazione è fluida e in divenire e non ci sono decisioni che possono essere prese".

Infine Donnet ha brevemente commentato la lista del cda uscente di Generali per il rinnovo del board, che comprende "candidati di ottimo profilo e di esperienza internazionale. Inoltre a dicembre abbiamo presentato un piano che è stato apprezzato dal mercato".

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