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Genova, petrolio nel torrente Polcevera: fuoriuscita ammonta a 500 metri cubi

20 aprile 2016 | 09.53
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Foto Vigili del Fuoco Genova
Foto Vigili del Fuoco Genova

Vanno avanti gli interventi per ridurre i danni ambientali causati da uno sversamento di petrolio da un oleodotto avvenuto due giorni fa in località Fegino, nell'entroterra genovese (FOTO /VIDEO). Iplom ha inviato alle autorità e agli enti di controllo la seconda comunicazione, come previsto dalla normativa, relativa alle attività di messa in sicurezza d’emergenza messe in atto entro le 48 ore dalla perdita di una tubazione interrata dell’oleodotto di collegamento Genova Multedo-Busalla.

Nel confermare che le attività di pompaggio sono state tempestivamente sospese e le valvole chiuse in tempi molto brevi nel tratto di oleodotto interessato dalla perdita, Iplom ha comunicato che il rilascio di prodotto ammonta a circa 500 metri cubi e che al momento dell’accaduto erano in corso le operazioni di trasferimento verso la raffineria di Busalla della quota iniziale di sbarco proveniente dal fondo delle tanche della nave. Si tratta di una parte di carico dove si concentra in maggior misura la frazione acquosa.

L’azienda conferma di aver messo in atto una serie di interventi di contenimento: posizionamento di 8 barriere fisiche realizzate mediante panne assorbenti sul rio Fegino e di quattro sul torrente Polcevera; posizionamento tre panne galleggianti alla foce del torrente Polcevera; stesura di panne galleggianti a mare con l’ausilio dei mezzi nautici; realizzazione di una briglia in terra, sifonata, lungo il torrente Polcevera e di due sul Rio Fegino per consentire il solo deflusso delle acque, separando la frazione di idrocarburi raccolta in un piccolo invaso per poter quindi rimuovere il prodotto in galleggiamento in superficie con auto spurgo e panne assorbenti; rimozione del prodotto in fase libera presente a ridosso delle barriere e lungo il rio Fegino.

Questi interventi di messa in sicurezza di emergenza, informa l'azienda, si protrarranno fino a completa rimozione del prodotto. Ad essi si aggiungeranno gli interventi di pulizia delle sponde e dei terreni interessati, con la supervisione e il controllo degli enti. Al momento le attività di aspirazione su Polcevera e Rio Fegino hanno coinvolto un totale di 14 unità auto spurgo e 4 bilici di raccolta delle emulsioni oleose.

A oggi sono stati conferiti all’impianto di stoccaggio provvisorio un totale di circa 550 metri cubi. Nel frattempo nella giornata di ieri è stato anche approntato il cantiere di bonifica per la rimozione del terreno contaminato dal Rio Pianego a partire dalla zona più a monte interessata dalla perdita e sono iniziate anche le attività di rimozione con autospurgo del prodotto nell’area di confluenza del Rio Fegino nel Polcevera.

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