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Geometri per la sicurezza delle chiese venete

18 febbraio 2019 | 18.52
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Novità sul fronte della sicurezza degli edifici, in particolare religiosi. La Consulta veneta dei Geometri, infatti, durante l’edizione del Salone Internazionale del Settore Religioso – Koinè 2019, in Fiera a Vicenza, ha presentato il nuovo progetto di monitoraggio degli edifici di culto del territorio. Si tratta di un fondo rotativo stanziato dai Geometri del Veneto e volto a facilitare la fase di start up da parte della Curia, come delineato dal Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Venezia, Paolo Biscaro: “Abbiamo verificato l’esigenza di mettere in sicurezza il patrimonio di beni immobili di proprietà della Chiesa che, in Veneto, sono oltre 4.000”.

La regione, dunque, si farà apripista in questo laboratorio di collaborazione con la Chiesa, tra beni religiosi e non come campanili, oratori e altri immobili. “In questo modo - continua Biscaro – la nostra categoria offrirà il proprio know-how per la sicurezza di immobili recenti e antichi, attraverso un progetto necessario e urgente. Dal Veneto, in futuro, si potrà partire creando una sorta di esempio sulla base del quale definire le singole necessità dei numerosi edifici religiosi italiani”.

Analogamente a quanto già avvenuto con CRI, Demanio Militare e ANCI, i geometri mirano dunque a promuovere particolari convenzioni con diocesi, parrocchie e con tutti i soggetti che ruotano attorno al mondo religioso, per sviluppare operazioni di censimento, Due Diligence, efficientamento energetico, rilievo, diagnosi, monitoraggio, regolarizzazione e valorizzazione degli edifici di culto.

“In occasione di Koinè si è intensificato il dialogo con la CEI, dal quale è emerso l’interesse nel raggiungimento di una linea di indirizzo comune e a livello nazionale in merito agli accatastamenti dei beni immobili. L’obiettivo è unico: puntare alla sicurezza e ad evitare che si verifichino nuovamente quei tristi avvenimenti, ad esempio legati ai fenomeni naturali, che in alcuni casi hanno portato al danneggiamento di quei beni che fanno parte del nostro patrimonio storico, artistico e culturale”.

Don Valerio Pennasso, Direttore dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali ed Edilizia di Culto CEI, conclude: “Le diocesi e le parrocchie hanno la fortemente bisogno di questo approccio di cura nei confronti del loro patrimonio. E non solo per eventuali sistemazioni e rifacimenti, come nel caso dei danni a seguito dei recenti sismi nel centro Italia. La sicurezza e la manutenzione passano per il quotidiano: solo un controllo ordinato e puntuale può garantire un miglior servizio per la comunità. Interagire con un ordine professionale ricco di competenze, giovani e capillarità sul territorio, è sicuramente una grande opportunità, nonché occasione da cogliere”.

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