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Fisco: Geometri, riforma catasto non si fermi a rettifica valori

16 giugno 2015 | 12.46
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Il Consiglio nazionale di categoria, ci dia status pubblici ufficiali

Fisco: Geometri, riforma catasto non si fermi a rettifica valori

"La riforma del catasto non deve fermarsi alla rettifica dei valori patrimoniali dell'immobile e delle loro rendite catastali e i professionisti devono ottenere lo status di pubblici ufficiali al fine di poter svolgere, con l'ausilio di strumenti tecnologici, perizie ineccepibili, autorevoli e funzionali". Parola del Consiglio nazionale Geometri e geometri laureati che, sull'argomento, fa il punto con Labitalia. "Per avere un sistema di determinazione della base imponibile -sostiene- si devono utilizzare procedure uniformi e oggettive su tutto il territorio italiano, abbattendo quindi l'ampia discrezionalità utilizzata fino ad oggi".

"La strada maestra è quella -suggerisce il Consiglio nazionale- di adottare una funzione estimativo-statistica basata, per il patrimonio sul valore di mercato dell'immobile, mentre per la rendita sul probabile canone lordo al quale l'immobile può essere locato".

"Bisogna applicare -sostiene- una funzione estimativa statistica basata sui valori di mercato, in primis perché l'automatismo del metodo consente subito di raggiungere l'obiettivo, anche disponendo di pochi dati sull'immobile".

Il Consiglio nazionale dei geometri auspica poi di "partire dalle valutazioni iniziali per migliorarle grazie all'inserimento graduale delle caratteristiche immobiliari via via che si rendano disponibili informazioni più dettagliate, come per esempio le caratteristiche tecniche dell'immobile, prezzi di mercato più aggiornati".

Serve poi l'equità che "assicura uniformità di applicazione per tutti gli immobili e una lettura aggiornata dell'intero patrimonio immobiliare del Paese". "Con la trasparenza -continua- il contribuente viene messo in condizione di comprendere e verificare il processo di revisione del sistema estimativo, con una conseguente drastica diminuzione del contenzioso sia per lo Stato che per i cittadini e dei costi sociali ad esso associati".

Per la categoria "risulta di immediata comprensione da parte dei tecnici e dei contribuenti che possono, attraverso le funzioni di stima lineari operare confronti e verifiche evitando contenziosi tributari. Applicando, poi, metodologie di calcolo estimative e procedimenti statistici consente una maggiore aderenza dei risultati alla realtà del mercato".

Pur ammettendo la difficoltà di mettere in piedi il nuovo sistema del Catasto, i geometri ammettono che non è impossibile. "Per farlo -spiegano- è necessario che l'operato delle istituzioni sia volto a soddisfare in maniera propedeutica quattro condizioni: universalità dell'accertamento, con il passaggio del parametro dai vani ai metri quadri, attraverso un sistema di rilevazione unico per tutto il territorio nazionale, necessario per la determinazione delle caratteristiche che provocano variazione di prezzo ai fini della rendita catastale".

"Attribuzione di nuove competenze -continuano- alle categorie professionali di area tecnica, incaricate ad effettuare indagini di campo su tutti gli immobili e non a tavolino, perché ogni territorio è oggetto di lavori di nuova costruzione, ristrutturazione e cambiamento d'uso, dettati prima di tutto dalle esigenze delle persone che lo abitano".

"Collaborazione -precisano- tra diversi attori: comuni, professionisti e cittadini per accelerare la raccolta e la trasmissione dei dati all'Agenzia delle entrate e per avviare e mandare a regime l'intero impianto di riforma del catasto. Infine, sviluppo di incentivi per stimolare i contribuenti alla revisione delle proprie rendite catastali grazie, per esempio, ad un credito di imposta parziale compensazione delle spese sostenute per contribuire all'aggiornamento degli archivi catastali presentando la denuncia dello stato reale del proprio immobile, se consapevole di avere planimetrie imprecise e obsolete".

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