Non a tutti piace l'idea di vedere trasformato in condomini di lusso e in una Spa un complesso costruito dal Terzo Reich. Un gruppo di investitori sta lavorando alla struttura, secondo un progetto che prevede di sventrarne intere parti e ricostruirle, trasformandole in una zona già ribattezzata "Nuova Prora"
Non a tutti piace l'idea di vedere trasformato in condomini di lusso e in una Spa un complesso costruito dal Terzo Reich. Eppure è questo il progetto per la 'Cancun' di Hitler, il 'Colosso di Prora', complesso architettonico composto da identici blocchi di cemento armato a sei piani che occupano oltre 4 chilometri di costa sull'isola di Ruegen, lungo le rive del Mar Baltico.
Una struttura avviata ma mai completata, voluta dal 'Fuehrer' per accogliere sulle rive del Mar Baltico migliaia di suoi fedeli seguaci nazionalsocialisti, per far trascorrere - a turno, nelle diecimila stanze disponibili - le loro vacanze ai lavoratori tedeschi all'insegna del progetto "La forza attraverso la gioia". Ora questo relitto della storia nazista costruito prima dello scoppio della seconda guerra mondiale torna ad essere un struttura turistica, dopo decenni di abbandono e polemiche sul suo utilizzo. Ma non senza contestazioni.
Un gruppo di investitori sta lavorando alla struttura, secondo un progetto che prevede di sventrarne intere parti e ricostruirle, trasformandole in una zona già ribattezzata "Nuova Prora" e che ospiterà condomini sfarzosi costruiti sulla spiaggia - la metà dei quali già venduta - un albergo di lusso e una spa. Chi contesta il progetto fa notare non solo che si tratta di un investimento su un progetto avviato dal Terzo Reich, ma che modificandolo si impedisce di conservare la memoria del passato: "Non si tratta di edifici innocui", sottolinea Juergen Rostock, cofondatore del Centro di documentazione di Prora. "Il progetto originario di Hitler era quello di costruire una struttura in vista della guerra che sarebbe venuta. Questo modo di gestirla la banalizza". E c'è chi teme che l'unico centro di documentazione, che custodisce la memoria del progetto 'Forza attraverso la gioia' possa essere relegato in uno spazio piccolo e non facilmente accessibile ai villeggianti o addirittura dimenticato.
