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Germania, sì del Parlamento a nozze gay. Merkel: "Ho votato no"

30 giugno 2017 | 09.30
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(Fotogramma)
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Il Bundestag tedesco ha approvato i matrimoni tra persone dello stesso sesso. La legge è passata con 393 voti favorevoli, 226 contrari e 4 astenuti.

Il voto di oggi in Germania è stato reso possibile dalla svolta annunciata da Angela Merkel lunedì in un'intervista alla rivista femminile Brigitte in cui ha reso nota la rinuncia alla sua opposizione di principio e quindi la concessione ai deputati del suo partito della libertà di coscienza sulla questione. La cancelliera, che si aspettava comunque che il voto fosse fissato dopo le elezioni di settembre a cui si presenta per un quarto mandato ed è stata presa in contropiede dalla velocità con cui l'Spd lo ha messo in calendario, ha comunque votato contro in aula questa mattina.

Il testo approvato oggi sancisce che "il matrimonio è concluso per tutta la vita da due persone di sesso diverso o dello stesso sesso" e il diritto all'adozione per entrambe.

Hanno votato a favore deputati dell'Spd, Verdi e Die Linke, a cui si sono aggiunti numerosi parlamentari conservatori. Il testo dovrà ora essere discusso, ma non votato, al Bundesrat, la Camera alta del Parlamento, e dovrebbe entrare in vigore entro fine anno.

MERKEL - "Ho votato no" alla legge sulle nozze omosessuali perché "per me il matrimonio è fra un uomo e una donna" ha commentato Angela Merkel. Parlando della votazione, la cancelliera ha spiegato che quello sulla legge è stato un dibattito "intenso e personalmente emotivamente toccante".

VESCOVO BERLINO - "Sono rammaricato che il legislatore abbia rinunciato ai contenuti sostanziali del concetto di matrimonio, per adattarlo a coppie formate da persone dello stesso sesso". Monsignor Heiner Koch, arcivescovo di Berlino, dà voce alla delusione della Chiesa dopo la decisione presa dal Bundestag tedesco. "Mi rammarico anche che con la decisione presa oggi si rinunci a differenziare le diverse forme di unione, arrivando a parificarle tutte. La differenziazione non è discriminazione", dice il presule in una nota diffusa dal Sir. "Si possono riconoscere le convivenze di persone dello stesso sesso anche attraverso un'altra forma istituzionale. Non è necessario aprire l'istituto giuridico del matrimonio alle coppie dello stesso sesso. I padri della Costituzione hanno dato un posto di rilievo nella nostra Carta costituzionale perché volevano proteggere e rafforzare quanti, come madri e padri, desideravano donare la vita ai propri figli". Il "matrimonio per tutti", per l'arcivescovo di Berlino, costituisce "un annacquamento del concetto di matrimonio tradizionale. Se lo Stato però vuole veramente rafforzare queste unioni, deve porre chiaramente l'attenzione sulle politiche familiari e matrimoniali, per sostenere la stabilità e la responsabilità personale dei matrimoni, invece di togliere valore agli ambiti dei coniugi".

GERMANIA 14ESIMO PAESE IN EUROPA CON MATRIMONI GAY - Con il via libera del Bundestag la Germania si aggiunge ai 21 Paesi - 13 in Europa - in cui due persone dello stesso sesso hanno il diritto di sposarsi. L’Olanda è stato il primo Paese al mondo a legalizzare il matrimonio omosessuale, nell’aprile 2001. Ma la prima forma di unione legalmente riconosciuta tra persone dello stesso sesso è nata in Danimarca, dove 25 anni fa furono celebrate le prime "partnership registrate".

Dopo l'Olanda il matrimonio gay è arrivato in altri 12 Paesi europei: Belgio (2003); Spagna (2005); Norvegia e Svezia (2009); Portogallo e Islanda (2010); Danimarca (2012); Francia (2013); Regno Unito - esclusa l’Irlanda del Nord -, Lussemburgo e Finlandia (2014); Irlanda (a seguito di referendum, nel 2015) e ora la Germania, che diventa il 14esimo Paese.

In altri Paesi europei sono state introdotte le unioni civili: Ungheria, Repubblica ceca, Austria, Croazia, Grecia, Cipro, Malta, Svizzera e, dal 2016, anche Italia. L’Estonia è stato il primo Paese dell’ex blocco sovietico a legalizzare l’unione civile. Diversa la situazione nell'Europa dell'Est: Bulgaria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia, Slovenia, hanno detto no sia alle unioni civili che al matrimonio tra omosessuali.

Oltreoceano è stato il Canada il primo a legalizzare il matrimonio gay, nel giugno del 2005, dopo le sentenze emesse dalle autorità giudiziarie nella maggior parte delle province. Dieci anni dopo la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che il matrimonio è un diritto garantito dalla Costituzione americana anche alle coppie omosessuali.

Quattro anni fa, si è aggiunta all'elenco anche la Nuova Zelanda.

In America Latina sono quattro i Paesi che hanno riconosciuto lo stesso diritto ai gay: l'Argentina per prima, nel 2010, poi Uruguay e Brasile, nel 2013, e, infine, la Colombia nel 2016.

Nel novembre 2006, il Sudafrica è stato il primo Paese africano a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso.

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