"Non posso mentire, il contratto che mi hanno offerto è importantissimo ma l’esonero di Garcia ha fatto precipitare le cose. Quando hanno messo fine al suo contratto è come se avessero messo elegantemente fine anche al mio. Non potevo più restare". Gervinho spiega così il motivo del suo addio alla Roma nello scorso mercato di gennaio per approdare in Cina all'Hebei Fortune.
"Sono rimasto sorpreso, secondo me c’erano tutte le ragioni perché finisse la stagione -aggiunge il 28enne ivoriano all'Equipe-. Malgrado tutto quello che si è detto, la squadra non stava poi così male. Era piazzata sufficientemente bene per poter ambire a qualunque traguardo. Rudi per me è più che un allenatore, è quello che si è battuto per farmi venire a Roma, sarei potuto restare dopo la sua partenza, il club voleva tenermi ma ho detto ai miei dirigenti che avevo bisogno di stare bene con la testa e che non era il caso di restare".
