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Giachetti all'AdnKronos: "Scontro Pd? A Roma no, minoranza mi dà una mano"

30 maggio 2016 | 14.17
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Giachetti all'AdnKronos:

La tregua è saltata nel Pd ma a "Roma assolutamente no. Ho un ottimo rapporto con la minoranza del partito che mi sta dando concretamente una mano. Lo stanno facendo in tanti, come Cuperlo". Lo dice Roberto Giachetti, candidato sindaco del centrosinistra a Roma, nel corso dello speciale dedicato alle elezioni amministrative 'Adnkronos Comunali 2016' (FOTO). "Battibecchi nazionali ci sono da parecchio tempo - osserva - ma a Roma siamo concentrati su Roma. Io ho fatto una campagna che fa riferimento solo a Roma, non sono mai entrato nelle polemiche che sanno di politichese perché so quanto ne soffrirebbe la città".

Giachetti spiega di aver "scelto tutta Roma per la chiusura della campagna. Non sarò in un posto solo ma in 10 municipi passando di ora in ora con la mia moto nelle piazze dei vari municipi. Così come ho iniziato dicendo che voglio ricucire Roma così chiuderò la mia campagna girando centro e periferia".

Quanto all'appuntamento di mercoledì sera all'Auditorium con Matteo Renzi, non sarà un comizio ma un format diverso. "Credo che Renzi mi farà qualche domanda...", anticipa Giachetti. Insomma, il premier gli farà una sorta di intervista. "Non sarà un classico comizio - spiega - ma una cosa innovativa in cui interloquiremo direttamente con i cittadini. Renzi è stato sindaco di Firenze, credo avrà qualcosa da chiedermi".

Il candidato sindaco del centrosinistra entra quindi nel dettaglio del programma e degli obiettivi. "Il turismo e la cultura - sottolinea - devono diventare una grande risorsa per la città, sono un'enorme miniera per Roma e noi dobbiamo garantire un'offerta turistico culturale degna di questa città".

Poi la sicurezza. "Non ho voluto fare un assessore alla legalità perché tutta la giunta lavorerà su questo" ribadisce. La parola chiave è "controllo. Le forze dell'ordine e la magistratura faranno il loro e l'amministrazione comunale, per la sua parte, dovrà lavorare con grande capacità di controllo".

Sicurezza anche sulle strade. La 'ricetta' di Giachetti per la Capitale prevede "un grande programma di investimento per riasfaltare le strade e un sistema che superi la parcellizzazione degli appalti, altrimenti alla fine ognuno fa quello che vuole - dice - Poi nell'immediato abbiamo pensato di attivare lo '06-zero buche'. Funziona come quando si chiama un taxi: il cittadino chiama, segnala la buca e in un tempo garantito provvederemo a coprirla. Io giro in moto e so quanto siano pericolose le buche per chi gira in città".

A proposito dello sciopero della raccolta dei rifiuti, "è una vertenza nazionale che riguarda il rinnovo del contratto - ricorda Giachetti - Cercherò di capire meglio le ragioni dei lavoratori, magari riuscendo a incontrare una delegazione nei prossimi giorni. Mi farò carico insieme agli altri sindaci di trovare una composizione e una soluzione". Il candidato sindaco rivolge un appello ai lavoratori "perché Roma è in una situazione particolare. Avremo le iniziative del 2 giugno, c'è il Giubileo... la città rischia di essere molto danneggiata. Mi rendo conto delle ragioni della vertenza ma sono preoccupato perché Roma sta soffrendo parecchio".

Il candidato sindaco parla anche della concorrente M5S Virginia Raggi: "Si sente forte e non si capisce per quale motivo sfugga al confronto. Finora è sempre scappata. Penso sia uno sgarbo nei confronti dei romani". E poi, secondo Giachetti, mancherebbe di autonomia: "E' legata allo studio Casaleggio. Lo vediamo dalla mattina alla sera".

Giachetti risponde poi a un'osservazione del comico Max Giusti, il quale ha auspicato che il prossimo sindaco di Roma, chiunque egli sia, "non sia dovuto scendere a troppi compromessi per essere eletto". "Io non ho fatto nessun compromesso politico tanto che ho già presentato la mia giunta e sono l'unico ad averlo fatto - dice Giachetti - Io non ho fatto compromessi. Non li ho fatti prima e non dovrò farli dopo perché la giunta è già fatta".

Quanto al fatto che potrebbero essere aggiunti altri 3 assessori alla squadra presentata, osserva: "Il numero massimo di assessori è 12 ma non è obbligatorio farne 12. Io mi sono fermato a 9 perché credo siano sufficienti. Se non sarà così, integreremo la squadra ma lo faremo prima del voto in modo che i romani possano scegliere sindaco, giunta e programma".

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