Tokyo, 10 mar . (Adnkronos/Dpa) - Alla vigilia del terzo anniversario della catastrofe di Fukushima, il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha annunciato di voler riaccendere le centrali nucleari". "Voglio rimettere in moto i reattori nucleari che, sulla base di stretti sistemi di sicurezza, saranno considerati sicuri e vorrei poter contare sulla comprensione della popolazione locale", ha detto il conservatore Abe davanti ad una commissione parlamentare.
Tutti i 48 reattori giapponesi sono al momento fermi per controlli e verifiche decisi dopo la catastrofe nucleare dell'11 marzo 2011. Assieme fornivano il 30% dell'energia consumata in Giappone, che ora viene assicurato con onerose importazioni di gas e petrolio. Ma se Abe sembra preoccuparsi di questo costo, per molti giapponesi le ferite di Fukushuima sono ancora aperte. Oltre 300mila persone hanno manifestato oggi davanti al parlamento contro l'energia nucleare.
Il terremoto e lo tsunami di tre anni fa causarono la fusione del nucleo dei reattori della centrale Daichii a Fukushima. La tripla catastrofe ha provocato 15.884 morti accertati e 2.636 dispersi. A questi si aggiungono circa 3mila persone morte per problemi di salute legati alla catastrofe o che si sono suicidati. Ancora 267mila persone vivono in alloggi temporanei, mentre una vasta area rimane contaminata e i lavori di messa in sicurezza della centrale sono ancora in corso.