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Ginecologa sull'atleta Chand: "Caso molto raro, lei appare bella e femminile"

08 ottobre 2014 | 15.02
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Rossella Nappi all'Adnkronos Salute: "Iperandrogenismo colpisce il 5-10% donne ed è più comune nei Paesi dove avvengono matrimoni fra consanguinei, come appunto l'India"

Ginecologa sull'atleta Chand:

Dutee Chand, giovane campionessa indiana dei 100 metri, bandita dalle gare femminili perché il suo organismo secerne livelli di testosterone così alti da farla rientrare, secondo i parametri dell'atletica internazionale, nella categoria uomini, "soffre di iperandrogenismo, che generalmente colpisce il 5-10% delle ragazze in età fertile, causato soprattutto dalla sindrome dell'ovaio policistico. Ma esistono anche forme più estreme, che si registrano nello 0,3% delle donne, riconducibili a disfunzioni delle ghiandole surrenali e che fanno produrre fino a 10-12 volte ormoni maschili rispetto alla norma. E sono disturbi più comuni nei Paesi dove avvengono matrimoni fra consanguinei, come appunto l'India". A spiegarlo all'Adnkronos Salute Rossella Nappi, professore associato di Ostetricia e Ginecologia all'Irccs Policlinico San Matteo e Università di Pavia.

Ma Dutee, che ha presentato ricorso al Tribunale dello sport in Svizzera contro la decisione di escluderla dalle gare femminili, pur essendo stata sottoposta a tutti gli esami per verificare il suo genere, è un caso ancora più singolare perché "solitamente l'iperandrogenismo severo conferisce anche segni estetici evidenti, mentre lei appare bella e femminile - sottolinea l'esperta - si tratta quindi di un caso che rientra in quelle condizioni molto rare, in cui c'è un difetto a livello enzimatico. In genere, poi, oltre all'aspetto esteriore, l'iperandrogenismo severo si accompagna a massa muscolare profondamente ipertrofica. E' chiaro che se si va a somministrare qualsiasi tipo di terapia anti-androgenetica, si andrà a influire anche sui muscoli" e questo per l'atleta non è positivo.

Insomma, "esistono tantissimi sottotipi di deficit di questo tipo, tutti piuttosto rari, ma in genere curabili: forse non l'hanno curata per non sottrarle potenza muscolare. Questo, d'altronde, è anche il motivo per cui molti atleti ricorrono al doping con anabolizzanti".

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