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Gino Strada: "Altro che modello Lombardia, sanità devastata"

11 aprile 2020 | 09.17
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Foto Fotogramma - FOTOGRAMMA
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"Non ci si può esimere dal fare una riflessione su chi ha gestito la sanità in Lombardia negli ultimi 20 anni, perché gli stessi che l'hanno gestita oggi cercano di apparire come i salvatori, come gente che ha la situazione in mano". Lo ha detto Gino Strada, medico e fondatore di Emergency, parlando dell'emergenza Coronavirus a 'Propaganda' su La7.

"Gente che ha devastato la sanità italiana e la sanità pubblica, altro che modello Lombardia. Pazienti lasciati morire nelle case di riposo senza nessuna umanità o pietà. Tutto questo penso sia moralmente, prima ancora che giuridicamente, un crimine", ha sottolineato Strada, ricordando che "la Lombardia ha avuto la metà circa dei morti italiani" per Coronavirus "e che i morti italiani sono il 25% dei morti nel mondo". "La Lombardia -ha proseguito- vede i suoi ospedali lottizzati che perfino la camorra sarebbe stata in difficoltà a farlo così, in modo esteso e puntuale. Spero che da questa cosa se ne esca con i cittadini che aprano gli occhi sulla realtà, al di là di tutta la propaganda politica che in questo momento trovo nauseante".

Analizzando in generale l'emergenza in atto, il fondatore di Emergency ha affermato: "Da medico credo che il primo errore sia stato quello non tanto di sottovalutare la situazione, perché era obiettivamente inaspettata per tutti noi, ma quello di non proteggere gli ospedali. Se un ospedale si infetta non è più in grado di curare non solo i pazienti da Coronavirus ma anche i cardiopatici, i diabetici e chi ha bisogno".

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