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Arte: giocare a carte con i pittori, in mostra la collezione di Paola Masino

14 dicembre 2016 | 16.30
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Una carta dipinta da Renato Guttuso, particolare
Una carta dipinta da Renato Guttuso, particolare

Giocare a carte con i pittori del '900. Una partita da disputare con Carla Accardi, Burri, Consagra, Primo Conti, Carrà, Campigli, Capogrossi, Cagli, Fautrier a Cocteau, Carlo Levi, Guttuso, Prampolini e Fausto Pirandello. Una partita ideale possibile grazie alla originale collezione di carte della scrittrice, traduttrice e librettista italiana Paola Masino (1908-1989), donate da Alvise Memmo al Museo di Roma ed esposte per la prima volta al pubblico nelle sale al piano terra da domani al 30 aprile del prossimo anno nella mostra 'I pittori del ’900 e le carte da gioco. La collezione di Paola Masino'. Scrittrice anticonformista, intellettuale coltissima, compagna di Massimo Bontempelli, Paola Masino conobbe e frequentò assiduamente letterati, musicisti e pittori, italiani e stranieri, nelle varie residenze, a Roma, Firenze, Parigi, Milano, a Venezia e, d’estate, a Castiglioncello e a Forte dei Marmi. Amava giocare a carte: a poker, a pinnacolo (con Bontempelli), a scopone (con Pirandello).

E collezionare mazzi di carte da gioco. Da queste 'passioni' nasce l’idea di chiedere ai tanti amici artisti di creare delle carte dipinte, napoletane, francesi e Tarocchi. Realizzando così, dal ’47 agli anni Ottanta, una collezione unica al mondo, che è testimonianza dell’arte pittorica del Novecento e in cui le carte da gioco, astratte dal loro contesto, divengono opera d’arte e "simbolo metafisico". Per la prima volta saranno esposti al pubblico anche i ritratti di Paola Masino, opera dei pittori Bucci, Cagli, Cecchi Pieraccini, de Chirico, de Pisis, Funi e Sironi, e di famosi fotografi, da Bragaglia a Ghitta Carell, da Luxardo, a Sommariva. Tutti degli anni ’30, mentre è del 1968 il ritratto di Alexander Calder, autore anche di una splendida carta in bianco e nero, la Regina di fiori: opere eseguite entrambe a Roma, così come il ritratto di Bontempelli di Alberto Savinio. Inoltre, grazie al contributo dell’Archivio del Novecento di Sapienza Università degli Studi di Roma, saranno esposte foto d’epoca, lettere, manoscritti, quaderni d’appunti, libri editi e inediti di Paola Masino.

Il 'Fondo Paola Masino – donazione Alvise Memmo', donato nel 2007 al Museo di Roma Palazzo a Braschi dal nipote della scrittrice, oltre alla collezione, che nella sua integralità si compone di 352 carte dipinte, comprende un piccolo archivio, costituito da un quaderno e dalle meticolose liste redatte da Paola Masino, con i nomi degli artisti 'incaricati' e le corrispondenti carte da gioco 'commissionate', le lettere dei pittori alla collezionista, che hanno accompagnato il progressivo sviluppo della collezione, oltre a una serie di scatole di sigarette utilizzate come contenitori delle carte dipinte e di due mazzi di carte da gioco commerciali autografate da famosi musicisti, letterati e attori. Il Fondo, significativo per lo studio della collezione, e anche della figura di Paola Masino, un’istituzione della vita culturale romana, costituisce un’importante acquisizione che va ad arricchire le raccolte del Museo.

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