Una silhouette fluida quella che Giorgio Armani immagina per l'uomo della prossima primavera estate. Coerente con l'immagine dello stilista che aggiunge ogni volta un elemento di modernità alle sue collezioni, la passerella al teatro di via Bergognone chiude la settimana della moda milanese e passa il testimone e Parigi. Capi artigianali e preziosi dal gusto cosmopolita evidenziato da un mélange sofisticato di segni, trame e texture che prende vita grazie a una nuova palette cromatica: nuances color carne, azzurri nuvola desaturati, grigi sfumati che cedono il passo a toni mauve, concludendo in un’armonia di sete lavate color glicine, intervallate ritmicamente dal blu inchiostro.
Fondamentali come sempre i tessuti, che portano nella collezione superfici svuotate e seriche alternate a lane con disegni check dal classico sapore inglese, ma con lavorazioni che rendono la superficie screziata e décontracté. Grande attenzione agli accessori, accento del momento.