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Moda: Giorgio Armani, vera eleganza è non farsi notare

19 gennaio 2016 | 16.14
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Giorgio Armani, autunno inverno 2016 - 2017
Giorgio Armani, autunno inverno 2016 - 2017

Una celebrazione di tanti anni di carriera o, a dirla con Giorgio Armani, "un riassunto dei miei amori". Quella andata in scena questa mattina nel quartier generale della maison è stata una generosissima sfilata (tante le proposte anche per la donna) con la quale Re Giorgio ha voluto mettere a nudo se stesso "senza paura. In passato ho avuto un po' paura a essere me stesso. Oggi - chiosa - niente paura". (FOTO)

Ed è per questo, forte anche dei suoi "82 anni tra qualche mese" che Armani lancia un messaggio tanto chiaro quanto controcorrente in questo momento storico: la vera eleganza è "non farsi notare". Ecco dunque che, al posto di fiori e lustrini, gli abiti si fanno scuri: "un uomo vestito di scuro (blu e nero 'colori che non fanno girare per la strada') è molto più elegante di uno in chiaro". "Certo - ammette - è un po' una contraddizione con quanto ho fatto negli anni '70, con i beige e i greige, ma è il bello del poter maturare ed evolvere".

Insomma un uomo deve "vedersi bene e non essere ridicolo". "Suggerisco nuove forme per un corpo maschile" spiega Armani, chiarendo che quello di oggi "è un uomo molto diverso da quello di trenta anni fa". Per questo cambia la lunghezza delle giacche e le proporzioni dei pantaloni: "la vera novità del modo di vestire, senza fare cose stravaganti ed eccessive".

Dunque "rinnovare il guardaroba senza cambiarlo, ma adattandolo è la cosa più giusta che mi descrive". Tutto questo, ammette Armani, "è anche rischioso. I fiori sono più divertenti e facili e anche noi li abbiamo fatti negli anni 70. Ma oggi questa esasperazione non ha più senso. I negozi non vendono. La gente va più al ristorante che ad acquistare una camicia". Il richiamo è che "siamo del mestiere e dobbiamo essere al passo con i tempi senza diventare schiavi del passato".

Bisogna domandarsi "chi si mette quella roba lì? Perché la facciamo? Per chi la facciamo? Dobbiamo smettere di pensare allo stretto giro della moda. Dobbiamo fare funzionare le nostre aziende e dobbiamo fare un lavoro serio. Io sostengo questa politica".

Ecco allora che l'uomo del prossimo autunno inverno indossa abiti che hanno forme rilassate che accarezzano il corpo. Trame con motivi etnici decorano la superficie delle maglie o sono piazzati su collo e polsi. Capi in montone rovesciato sembrano maglie e i capispalla intrecciano diverse tecniche di lavorazione. La palette è precisa e ruota attorno al blu e al nero. Nessuna pelliccia ma solo montone ecologico.

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