Il primo ministro ucraino Arseni Iatseniuk ha annunciato le sue dimissioni. Il giornalista rapito davanti al Donbass Palace Hotel di Donetsk, al ritorno da una giornata di lavoro con la troupe della Cnn, presso il luogo dello schianto del volo MH17 della Malaysia Airlines. I genitori di tre piccole vittime: "Un inferno oltre l'inferno"
Crisi politica in Ucraina, dopo che il primo ministro ucraino Arseni Iatseniuk ha annunciato le sue dimissioni. Una decisione che arriva dopo la rottura della coalizione che lo sosteneva, che ha visto uscire i partito Udar dell’ex campione di boxe Klitschko e il partito nazionalista Svoboda. La decisione di Iatseniuk apre la porta a elezioni legislative anticipate.
Un giornalista ucraino che collabora con la Cnn è stato sequestrato dai separatisti filo russi di Donetsk. Lo riferisce l'emittente Usa, spiegando che il sequestro è avvenuto due giorni fa, ma la notizia non era stata diffusa per consentire le trattative per il rilascio del giornalista. L'uomo si chiama Anton Skiba ed è stato sequestrato davanti ad un albergo di Donetsk da un gruppo di separatisti filo russi armati, appartenenti alla Repubblica popolare di Donetsk, guidati da un ufficiale. L'emittente statunitense ha tentato senza successo di ottenere la liberazione del giornalista, contattando vari rappresentanti dei separatisti, compreso l'auto proclamato premier di Donetsk, Alexander Borodai. La Cnn chiede l'immediato rilascio di Skiba. Il giornalista è stato sequestrato martedì sera davanti al Donbass Palace Hotel di Donetsk, al ritorno da una giornata di lavoro con la troupe della Cnn, presso il luogo dello schianto del volo MH17 della Malaysia Airlines.
Prosegue intanto il rimpatrio delle salme delle vittime dell'aereo abbattuto. In Olanda sono attesi altri voli provenienti da Kharkiv che trasporteranno a Eindhoven i resti di altre 74 persone. Dopo l'arrivo dei velivoli verrà osservato un minuto di silenzio. Si ritiene che le operazioni di rimpatrio proseguiranno almeno fino a domani.
Sanzioni per Mosca - C'è anche il divieto all'acquisto di azioni e obbligazioni emesse dalle maggiori banche russe fra le sanzioni che la Commissione proporrà al Consiglio Ue come risposta all'aggravarsi della crisi ucraina. Nel corso della riunione del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri alla Ue, l'esecutivo di Bruxelles e il Servizio europeo di azione esterna presenteranno il pacchetto di proposte con le sanzioni per i settori economici russi. Secondo il 'Financial Times', il divieto non dovrebbe invece riguardare i titoli di Stato russi, per timore che la Russia vieti per ritorsione l'acquisto di bond sovrani di Paesi europei.
