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Giornalisti: e' morto Claudio G. Fava, lancio' le 'soap-opera' nei network italiani

21 aprile 2014 | 12.30
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E' morto Claudio Giorgio Fava, giornalista e critico cinematografico. Nato a Genova nel 1929 è stato per lunghi anni redattore e critico del ''Corriere Mercantile''. Giornalista professionista dal 1961, assunto nel 1970 alla Direzione Generale della Rai a Roma, si è occupato sin dall'inizio di programmazione di film. Dal 1976 responsabile di questo settore a Raiuno, è passato poi nel 1981 a Raidue come capostruttura, incaricato della scelta e della programmazione non solo di film editi o inediti ma anche di telefilm singoli e seriali, TVFilm, soap-operas e sceneggiati d'acquisto.

In queste successive vesti ha scelto e programmato migliaia di titoli (per l'opera svolta a favore della diffusione del cinema francese alla Tv italiana, spesso composto da opere inedite in Italia, il governo francese lo ha nominato ''Officier des Arts et des Lettres''; è la sua unica decorazione). Ha commissionato migliaia di ore di doppiaggi, riportando anche in circolo film ormai scomparsi come ''Il grande sonno'', ''Acque del Sud'', ''I migliori anni della nostra vita'', ''Ribalta di gloria'' ed ha altri ha introdotto ex novo, ad esempio ''Garçon!'', ''I ruggenti anni Venti'', ''La regola del gioco''. ''La guerra lampo dei fratelli Marx, ''Ciao amico'' (Tchao Pantin). Ha inventato, organizzato e spesso presentato in video moltissimi cicli di film - oltre alla programmazione quotidiana in onda dal mattino alla sera, ha realizzato quella di tarda serata, ''Cinema di notte'', poi imitata da tutti i network - e ideato e condotto due rubriche di cinema: ''Dolly'' e ''Set''.

Fra i numerosi titoli non cinematografici di successo importati e programmati per sua iniziativa si ricordano, insieme a molti altri, ''Beautiful'' (avendo lanciato dapprima "Capitol" e poi anche "Quando si ama" è forse il maggior responsabile della introduzione della "soap-opera" americana nei network italiani) ''Hunter'', ''Miami Vice'', ''L'ispettore Köster'', "La clinica della Foresta Nera", "Navarro" e non solo. Ha pubblicato migliaia di articoli - fra cui, negli anni '70 su ''L'Opinione'' allora organo del Partito Liberale Italiano, persino una storia a puntate del romanzo di spionaggio - Ha tenuto diverse rubriche di corrispondenza con i lettori, la più recente è ''La posta di DOC Holliday'' su ''Film DOC'' ed ha collaborato a diverse pubblicazioni. (segue)

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