Dall’Orto sul Colle dell’Infinito, il luogo dove il ventunenne Giacomo Leopardi ambientava la sua poesia più celebre alle porte del "Palazzaccio", oggi sede della Corte di Cassazione. Sono ben 700 i beni del Fai, (Fondo Ambiente Italiano) che verranno aperti al pubblico sabato 12 e domenica 13 ottobre, per le Giornate Fai d'autunno. Luoghi poco conosciuti e normalmente inaccessibili disseminati in 260 città e non solo. Appuntamento che ha un obiettivo ben preciso, salvare l'Italia.
"Per salvare le cose - dice Andrea Carandini, presidente del Fai - ci vuole la ragione, perché la ragione è la cassetta degli attrezzi che abbiamo per realizzare i nostri sogni, ma i sogni - osserva - non nascono dalla ragione, nascono dai sentimenti e i sentimenti, tendono all'infinito". "Questo ci spiega Leopardi", sottolinea il presidente che parla anche dei prossimi progetti Fai: nel 2020 partirà infatti il progetto "Alpe", per valorizzare le zone d'Italia al di sopra dei 1000 metri.
In Umbria per esempio si apriranno le porte di Macerino, borgo collinare al centro del territorio dei monti Martani. E ancora, l' area archeologica di Torino, la Tomba di Leopardi a Napoli, a Catania la Ferrovia Circumetnea.
Appuntamento che coniuga bellezza e impegno a favore della sostenibilità ambientale e dello sviluppo di una coscienza ecologica. Lo scopo infatti è duplice: da un lato la Fondazione si prefigge di ridurre le emissioni di CO² non più del 15% entro il 2023 come da obiettivo fissato nel piano strategico 2014 bensì del 20%, dall’altro intende mettere a punto un progetto didattico per comunicare ai visitatori le azioni virtuose e ripetibili messe in atto nei Beni. Un weekend inoltre in cui i ragazzi del Fai prenderanno per mano gli italiani e li condurranno alla scoperta del loro ricco patrimonio culturale, grazie a 140 itinerari tematici.
