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Trieste, uccide l'ex moglie e occulta il corpo in una discarica: arrestato

10 giugno 2016 | 10.06
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Il corpo di Slavica Kostic, la donna serba di 38 anni, scomparsa il 26 aprile scorso a Trieste, è stato ritrovato ricoperto da pietre, sassi e laterizi nascosto in una discarica di materiale edile. In manette è finito l'ex marito della donna, sessantenne di nazionalità serba, che dopo averla uccisa si è liberato del cadavere occultandolo sull'altopiano carsico al confine con la Slovenia. L'uomo, fermato dalla Squadra Mobile per l'omicidio, ha poi confessato.

Nel corso delle indagini è stato di fondamentale importanza il supporto fornito dalle moderne tecniche di investigazione scientifica utilizzate dalla Polizia Scientifica di Padova che si è avvalsa del ''Luminol'', per la ricerca di tracce biologiche. Nonostante, infatti, i vari tentativi di ripulire la scena del delitto messi in atto dall'ex coniuge, i poliziotti sono riusciti a rilevare tracce di sangue della vittima a conferma del delitto. Il cadavere è stato trovato in avanzato stato di decomposizione ed è stato possibile riconoscere la vittima solo grazie all’esame del Dna eseguito dagli uomini della polizia scientifica.

Da una prima ricostruzione l'uomo, titolare di una piccola azienda nel ramo edilizio con sede in Serbia, avrebbe ucciso l'ex moglie, che lavorava come badante, il giorno prima della scomparsa, durante una lite all'interno di un appartamento di via del Roncheto, dove la donna viveva. Le cause dei conflitti tra i due sono probabilmente di natura sentimentale.

Le indagini hanno comunque fornito validi elementi per ritenere che l'uomo dopo aver trasportato e occultato il corpo della ex moglie in un piccolo paese del Carso sloveno, sia rientrato in Serbia ed abbia inscenato un incendio per guasto meccanico della sua auto, con l'intento di distruggere le tracce all'interno dell'abitacolo.

Gli uomini della Squadra Mobile hanno eseguito il provvedimento di fermo dopo aver reperito numerosi indizi di colpevolezza che hanno consentito di fare piena luce sull’uomo, che dopo aver ucciso la donna si è liberato del cadavere occultandolo sull’altopiano carsico al confine con la Slovenia.

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