La standing ovation è scattata già a metà del concerto ieri sera a Milano per Giovanni Allevi . Il compositore è stato il grande protagonista di un evento speciale organizzato per il lancio dell’innovativo progetto Arts of Italy - ideato e voluto da OVS -, nato per sensibilizzare alla tutela e alla valorizzazione delle bellezze artistiche del nostro paese creando un connubio tra arte e moda.
All'Auditorium di Milano, alla presenza di molti nomi noti del mondo della cultura e della stampa, Allevi, ambassador della campagna adv di OVS Arts of Italy, ha diretto in anteprima mondiale la cantata sacra "Sotto lo stesso cielo", da lui composta, portando sul palcoscenico oltre cento musicisti dell’Orchestra Sinfonica Italiana e del Coro dell’Opera di Parma, insieme ai cantanti lirici: Silvia Pantani (soprano), Laura Brioli (contralto), Federico Bulletti (tenore), Simone Simoni (basso).
La cantata sacra “Sotto lo stesso cielo”, per coro, quattro voci liriche e orchestra, che in un messaggio anticipatore su facebook lo stesso compositore ha definito "il mio “delirio” mistico" è ispirata dalla figura del gesuita Padre Matteo Ricci. Il titolo della composizione trae infatti origine dagli scritti del monaco gesuita che fu accolto alla corte dell'imperatore della Cina all'inizio del 1600; nei suoi diari ricorre infatti la frase "sotto lo stesso cielo" ad indicare come la volta celeste possa abbracciare culture e popoli tanto lontani.
Allevi ripercorre il concetto dell’unione tra popoli diversi attraverso una mimesi musicale in cui all'intreccio contrappuntistico delle voci, in stile rinascimentale, emblema della tradizione classica europea, contrappone una dolcissima melodia costruita sulla scala pentafonica cinese, a rappresentare la millenaria cultura orientale. Il tutto permeato da una ritmica contemporanea molto cara al compositore.
La serata è stata aperta dall’attore Alessandro Preziosi - uno dei protagonisti con Giovanni Allevi della campagna adv dedicata ad OVS Arts of Italy – che ha introdotto il compositore recitando una poesia di Emily Dickinson e un passo delle Confessioni di S. Agostino dedicati al tema della bellezza. Un abbraccio affettuoso di stima reciproca tra i due artisti ha aperto così il concerto speciale dedicato all'inedito progetto. Nel concerto Giovanni Allevi ha poi mostrato la sua geniale poliedricità, eseguendo le proprie composizioni sia al pianoforte che alla direzione d’orchestra, e fino alla esecuzione di grandi pagine tratte dal repertorio classico come “O Fortuna” di Carlo Orff e la “Cantata 147” di J. S. Bach.
