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Assocarta: Girolamo Marchi eletto nuovo presidente

22 giugno 2016 | 15.43
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Girolamo Marchi
Girolamo Marchi

Girolamo Marchi, presidente di Mosaico srl e Burgo Ardennes Sa del Gruppo Burgo, è stato eletto nuovo presidente di Assocarta dall'assemblea dei soci svoltasi oggi a Roma. "L'industria cartaria -ha detto il neo presidente Marchi- fa economia circolare da sempre, da quando nel Medioevo usava gli stracci. Oggi la carta è un tipico 'bio-materiale' prodotto da cellulose da foreste sostenibili con tante applicazioni, dal grafico all'igiene, all'imballaggio, a quelle speciali, come il medicale e la meccanica".

"Siamo parte di una filiera - ha ricordato - che solo in Italia fattura 31 miliardi di euro, con 200.000 addetti e 680.000 nell'indotto. La carta è il prodotto più riciclato in Europa e nella raccolta cittadina, in Italia, la carta rappresenta il primo materiale in quantità (oltre 3 milioni di tonnellate nel 2015 su un totale di 6,3 milioni di tonnellate di carta raccolta) con un tasso di riciclo dell'80% nel settore dell'imballaggio".

"Il settore cartario è energivoro -ha spiegato il neopresidente- e, in accordo con l'indice che definisce le imprese a forte consumo di energia in Italia (rapporto tra costi di acquisto dei prodotti energetici e fatturato ai fini dell'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto), il relativo costo incide fino al 40% ed oltre".

Il settore cartario, ha detto Marchi, "ha bisogno di un prezzo dell'energia competitivo". "Nulla di più delle stesse condizioni dei nostri concorrenti in Francia e Germania: applicare il limite massimo dello 0,5% del valore aggiunto per gli oneri parafiscali della bolletta elettrica nell'applicazione dell'articolo 39, attesa da anni e nella riforma della tariffa elettrica", ha aggiunto Marchi sottolineando che "si tratta di applicare la disciplina comunitaria per gli energivori approvata nel luglio 2014".

Marchi ha illustrato i risultati del 2015: "Oltre 8,8 milioni di tonnellate di produzione (+2,2% rispetto al 2014 e al 2013). Rispetto al 2007, anno record, abbiamo prodotto 1,3 milioni di carta e cartone in meno. Il fatturato complessivo ha sfiorato i 7 miliardi di euro nel 2015 (+3,3% rispetto al 2014) e la distanza rispetto al 2007 è grande con una perdita di 685 milioni di euro di fatturato". Anche nel 2015, a fronte della contrazione della domanda interna, è proseguita la favorevole dinamica dell'export (sostenuto anche dall'andamento dei cambi) che rappresenta circa il 45% dei volumi prodotti, ma in valore è pari a 3,9 milioni di euro (oltre il 50% del fatturato) che rappresenta un nuovo record nel 2015 (dopo quello di 3,6 miliardi nel 2014).

"Nel 2015 l'andamento dei flussi in entrata e uscita - ha spiegato - ha determinato un saldo positivo di 289 milioni di euro, oltre il doppio di quello del 2014 e i dati di produzione riferiti ai primi 4 mesi del 2016 evidenziano un lieve aumento dei volumi rispetto al 2015 (+1,8% nel complesso)". "Risultati, spesso, ottenuti con il cuore, cercando di 'ottimizzare' l'impossibile e affrontando i disequilibri di un'economia sempre più difficile da leggere", ha commentato Marchi.

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