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Giù la produzione di rifiuti, differenziata al 55,5%

10 dicembre 2018 | 16.45
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 - centrodigitale.com - Fotolia
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Si attesta a 29,6 milioni di tonnellate la produzione di rifiuti urbani, segnando una riduzione dell’1,7% rispetto al 2016. Dopo l’aumento riscontrato tra il 2015 e il 2016, sul quale aveva peraltro anche influito il cambiamento della metodologia di calcolo, si rileva dunque una nuova contrazione della produzione. Sono i dati contenuti nel 'Rapporto Rifiuti Urbani 2018', presentato dall'Ispra.

Confrontando il dato 2017 con quello 2013 si riscontra, nel quinquennio, una sostanziale stabilità della produzione (+0,08%). Dopo il brusco calo del biennio 2011/2012, concomitante con la contrazione dei valori del prodotto interno lordo e dei consumi delle famiglie, la produzione si mantiene su valori quasi sempre inferiori a 30 milioni di tonnellate.

Il calo si riscontra in tutte le macroaree geografiche, risultando pari al -2,2% nel Sud, al -2% nel Centro e al -1,4% nel Nord. La maggiore contrazione si osserva per l’Umbria (-4,2%), seguita da Molise (-3,1%), Basilicata (-2,8%) e Toscana (-2,7%).

Nel 2017 la raccolta differenziata in Italia raggiunge la percentuale di 55,5%. Più alti i valori al Nord (66,2%), più bassi al Sud (41,9%), mentre il Centro Italia si colloca poco al di sotto della media nazionale (51,8%). Dal punto di vista territoriale sono 13 le Regioni che raccolgono in maniera differenziata oltre la metà dei rifiuti urbani annualmente prodotti. È sempre il Veneto la regione con la più alta percentuale di raccolta differenziata pari al 73,6%, seguita da Trentino Alto Adige con il 72%, Lombardia con il 69,6% e Friuli Venezia Giulia con il 65,5%.

Il valore più alto in Italia di raccolta differenziata viene raggiunto dalla provincia di Treviso con l’87,8%, seguita da Mantova (86,6%), Belluno (83,4%) e Pordenone (81,6%). Tutte in Sicilia, invece, le più basse percentuali di raccolta differenziata provinciali: è ancora Enna fanalino di coda (11,3%), mentre a Siracusa (15,3%) e Palermo (17,3%) si è avuta una crescita delle percentuali di 6 punti nell’ultimo anno.

I rifiuti urbani prodotti nel 2017 sono stati gestiti in 644 impianti. "Non tutte le Regioni sono dotate delle necessarie infrastrutture di trattamento dei rifiuti - sottolinea Ispra - La scarsità degli impianti fa sì che in molti contesti territoriali si assista ad un trasferimento dei rifiuti raccolti in altre Regioni o all'estero".

Più in particolare, lo smaltimento in discarica, pari a 6,9 milioni di tonnellate, interessa il 23% dei rifiuti urbani prodotti, evidenziando una riduzione del 6,8%. Le discariche operative, nel 2017, sono 123, 11 in meno rispetto all’anno precedente. In calo anche gli inceneritori: sono due in meno nel 2017, 39 gli impianti operativi (erano 41 l’anno precedente).

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